Albori, piccolo gioiello affacciato sul Golfo di Salerno

La Costiera Amalfitana incanta, ogni anno, viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo con i suoi paesaggi da cartolina, le località dagli scorci incantevoli baciati dal sole, le acque limpidissime ed il calore della gente. Il fascino dei paesini che si specchiano nel mare, però, è talvolta sopraffatto dalle moltitudini di visitatori che affollano strade e spiagge, non togliendo nulla alla bellezza degli scenari ma rubando, forse, un po' di incanto alle atmosfere d'altri tempi che si respirano nei loro centri storici dal passato lunghissimo. E' un vero peccato, specialmente per chi ha in mente un soggiorno romantico con la propria dolce metà. Ma se non si vuole rinunciare alle meraviglie della Costiera Amalfitana per una fuga di coppia, c'è un luogo in grado di mettere d'accordo proprio tutti. Un luogo in cui ammirare la bellezza più autentica di questo tratto di costa senza dover rinunciare alle atmosfere più intime ed appartate di un borgo dal fascino d'altri tempi. Questo luogo è Albori, un piccolo gioiello ad un paio di chilometri da Vietri sul Mare, che dai suoi 300 metri di altezza domina la costa ed offre scorci degni delle più belle cartoline.

Non è certamente un caso che questo grappolo di casette di pescatori circondato dall'abbraccio protettivo del Monte Falerio sia stato inserito nel circuito dei Borghi Più Belli d'Italia. Tutto qui evoca un tempo lontano ma mai dimenticato e la vista che si apre sulle sfumature sconfinante del mare che lambisce il Golfo di Salerno invita alla contemplazione della bellezza della natura e alla meditazione. Il silenzio interrotto soltanto dal suono del vento che si insinua tra le case e la vegetazione dona una confortante sensazione di quiete, resa ancor più piacevole dalla presenza di una persona speciale con cui condividerla. Passeggiare tra i vicoli a volta e le piccole costruzioni strette le une alle altre e, tutte assieme, avvinghiate alle pendici del monte, evoca quei tempi lontani in cui i pescatori abbandonarono la costa cercando, più in alto, protezione dalle continue scorrerie che giungevano dal mare. Durante l'inverno vivevano dei frutti delle terre che riuscivano a strappare al monte e, durante la bella stagione, andavano per mare lasciando, anche per lunghi periodi, le loro casette che riconoscevano dal colore.

Il borgo sembra essere rimasto sospeso nel tempo e sembra quasi un miracolo che, ancora oggi, sia possibile ammirare la sua bellezza genuina senza le contaminazioni del turismo di massa. Scendendo per i vicoli lo sguardo è rapito dalle casette che li costeggiano che, all'improvviso, lasciano il posto alla bella piazza principale sulla quale campeggia l'antica chiesa di Santa Margherita i cui interni sono decorati con magnifici affreschi e stucchi di epoca seicentesca. Per respirare a pieni polmoni l'emozione del contatto con la natura più autentica, l'appuntamento è, invece, con le escursioni alla scoperta del monte Falerio, dei suoi boschi e delle piccole cappelle votive che lo punteggiano, giungendo, ad esempio, sino a Iaconti, frazione di Dragonea, o a Raito da cui, percorrendo un sentiero e scendendo 201 gradini, si raggiunge la spiaggia di Marina di Albori. Proseguendo, poi, lungo una passerella di legno, si può ammirare la bellissima spiaggia di Torre d'Albori, dalle acque cristalline vegliate dalla torre vicereale.

Tutto nel borgo è autentico e genuino, dalle atmosfere sino ai profumi ed ai sapori. Sarebbe un vero peccato, dunque, non concludere la giornata assaggiando i deliziosi piatti a base di pesce insaporiti con il succo di limone d'Amalfi, oppure le penne "alla cuppitello", condite con salsa di verdure di stagione o, ancora, le "palle di ciuccio", sfiziose crocchette di patate agrodolci. Il tutto accompagnato dagli inebrianti vini locali.

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