Roma è uno spettacolo a cielo aperto, non c’è dubbio. Ma i suoi musei non sono da meno, e custodiscono tra le loro mura alcune delle collezioni più belle, importanti, ricche della storia dell’arte, della cultura, della civiltà, romana - e non. Dopo più di due mesi di chiusura finalmente si possono tornare a visitare i Musei Civici, che tornano ad aprire le porte (secondo le misure indicate dal governo e dalle regioni, ovviamente) delle loro eccezionali collezioni.
Dal 19 maggio hanno riaperto i Musei Capitolini, Museo di Roma a Palazzo Braschi e Palazzo delle Esposizioni, e sono visitabili tramite prenotazioni obbligatorie. Dal 2 giugno sarà poi il turno dei musei dell’Ara Pacis, Mercati di Traiano, Fori Imperiali, Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo Bilotti, Museo Barracco, Museo Napoleonico, Museo Canonica, Museo della Repubblica romana, Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura e delle aree archeologiche aperte al pubblico. Il 3 giugno aprirà anche l’Archivio Storico Capitolino.
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Che cosa c’è in programma
Al Museo di Roma a Palazzo Braschi si avrà l’opportunità di visitare ancora la mostra "Canova. Eterna Bellezza", eccezionalmente prorogata fino al 21 giugno 2020, che in un percorso che si articola tra 13 sezioni, racconta l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779. Ancora un mese, dunque, per ammirare le 170 opere di Canova e degli artisti a lui contemporanei. Vi abbiamo parlato della mostra in questo articolo.
Musei Capitolini
I Capitolini sono il museo pubblico più antico del mondo: la loro nascita viene fatta risalire al 1471, quando il papa Sisto IV donò al popolo romano un gruppo di statue bronzee di grande valore simbolico (tra cui la celebre lupa), ma ufficialmente sono aperti al pubblico dal 1743. La loro collezione comprende opere scultoree e pittoriche legate alla città di Roma, tra cui il capolavoro che è la statua equestre di Marco Aurelio, la stessa che troneggia di fronte al Campidoglio (che è una copia).
A Palazzo delle Esposizioni sono state prorogate le rassegne che erano previste prima del lockdown, e perciò nei giorni di riapertura delle sale si potrà pianificare la visita alla grande antologica sull’artista americano Jim Dine, che presenta oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, europee e americane, e che rimarrà aperta fino a data da destinarsi. Riprende anche "Metropoli" di Gabriele Basilico, dedicata a uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale.
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Il programma digitale
L’esperienza dal vivo si affiancherà alla vasta offerta digital de #laculturaincasa, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale con la collaborazione di tutte le istituzioni culturali cittadine. In queste settimane di lockdown tutte queste realtà hanno offrerto rubriche dedicate, eventi, celebrazioni, didattica online. Una risorsa che continuerà ad esistere e ad affiancare la graduale riapertura di tutto il Sistema dei Musei di Roma Capitale.
Miltos Manetas 323 days in prison February 27 2020
Tra le iniziative più particolari, Spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni ospita "Condizione Assange", quaranta ritratti di Miltos Manetas, mostra che era stata inaugurata a palazzo chiuso e non si potrà visitare neanche dopo la riapertura. Si tratta di una serie di circa quaranta ritratti ad olio di Julian Assange eseguiti da Manetas tra febbraio e aprile di quest’anno, che vuole rappresentare un particolare, forse paradossale, contributo di riflessione sulla condizione della reclusione, dell’isolamento, dell’impossibilità dell’incontro. L’unico modo per ‘visitarla’ è seguire i canali social del museo: trovate qui tutte le informazioni.
Come si visitano i Musei Civici
Per accedere ai musei è obbligatorio il preacquisto da casa dei biglietti di ingresso tramite il sito dei Musei in Comune e di Palazzo delle Esposizioni. Verranno assegnate delle fasce orarie in cui presentarsi per entrare al museo e iniziare la visita, e all’ingresso si dovrà esibire la ricevuta dell’acquisto stampata o digitale.
All’arrivo al museo, il visitatore dovrà attendere il proprio turno e mantenere la distanza di sicurezza. Verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e in caso di un risultato uguale o superiore ai 37.5 gradi non gli verrà consentito l’accesso. Ai varchi di accesso e nelle sale interne saranno disponibili gel disinfettanti per igienizzare le mani. All’interno delle sale espositive sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine e il mantenimento della distanza di sicurezza dalle altre persone. Infine, per evitare assembramenti o affollamenti, è stata predisposta una nuova segnaletica nel percorso di visita.