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Abruzzo monumenti Basilica di Pescocostanzo

Pescocostanzo, cosa rende speciale la Basilica di Santa Maria del Colle 

Il piccolo borgo abruzzese stupisce per le numerose opere d'arte che ospita

Interno basilica
Regione Abruzzo ©foto di G. Tavano, da Francesco Sabatini (a cura di), Pescocostanzo, città d'arte sugli Appennini, Carsa edizio
Basilica di Santa Maria del Colle, acquasantiera
E’ sede culturale del Parco Nazionale della Majella Pescostanzo, borgo in provincia de L’Aquila che, tra le altre cose, ha la particolarità di essere anche sede di un’omonima stazione sciistica gestita da privati. E’ un piccolo paese ma mai come in questo caso vale la pena dire che è uno scrigno di tesori, anzi sorprende come tra natura, arte, storia e gastronomia possa racchiudere cosi tante meraviglie. Il cuore del borgo incanta grazie alle architetture eleganti e ben conservate e ai tanti dettagli urbanistici che si svelano piano piano. Tra le chiese, i palazzi e le botteghe, le fontane, le strade a lastroni in pietra e i profumi tipici d’Abruzzo ad attirare maggiormente l’attenzione è probabilmente la Basilica di Santa Maria del Colle, una delle chiese più interessanti di tutta la regione.

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Anticamente, dove sorge oggi l’attuale basilica, esisteva un antico nucleo religioso sul quale, nel 1466, venne edificata la struttura a 5 navate dopo il terremoto di dieci anni prima. Quello che stupisce è la varietà di forme, arredi, materiali e strutture che, nel corso del tempo, si sono susseguiti e hanno tutti trovato posto nell’edificio. Questa sua particolarità rende la Basilica un vero museo ricco di opere d’arte. La scenografica scalinata cinquecentesca porta all’ingresso laterale arricchito da un portale tardo romanico risalente al XV secolo, mentre sulla facciata frontale si apre un portale rinascimentale. L’ambiente interno richiama ad un’architettura romanico-rinascimentale, a pilastri e archi in pietra. Le 5 grandi navate sono coperte da meravigliosi soffitti a cassettoni di legno scolpito. Si rimane letteralmente a bocca aperto ammirando quello centrale e i due intermedi che sono stuccati in oro e incorniciano tele di pregio.

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Risale al XVIII secolo il battistero con fonte battesimale in tarsia mormorea e la cancellata della Cappella del SS. Sacramento, il pezzo più celebre, terminata nel 1777. Lo sguardo del visitatore continua a perdersi tra la cantoria e il pulpito ligneo, entrambi di Bartolomeo Balcone, gli altari in pietra, legno e marmo distribuiti tutto intorno, l’altare della Madonna del Colle con la statua di legno policromo della Madonna, uno dei rari esempi di arte medievale abruzzese, l'organo intagliato e dorato del XVII secolo che si trova nella navata centrale. Per molti critici d’arte la Basilica di Pescocostanzo resta un mistero in quanto in tanti si chiedono come si è potuta produrre ed accumulare una cosi raffinata creazione di opere d’arte in un centro abitato cosi piccolo, per di più abarbicato tra le montagne abruzzesi a 1400 metri di altitudine. 
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