S’intitola “Madrid, interior” ed è il primo lungometraggio spagnolo che racconta la vita durante l’emergenza COVID-19, mostrando le persone alle prese con un lockdown ad alto livello, identico a quello applicato in Italia.
Le strade della capitale spagnola sono deserte. I distretti del centro sono simili al ground zero di un’apocalisse. Non c'è segno di vita per strada. Il regista Juan Cavestany è riuscito a contattare e coordinare un centinaio di persone, trasformandole in attori. Così ha rapidamente assemblato il film: “Lo abbiamo girato tra il 24 marzo e il 24 aprile, e cioè nel periodo peggiore della pandemia” – ha dichiarato in un'intervista al quotidiano El País.
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Cavestany non è certo il primo filmmaker che si è attivato durante questa emergenza: in Italia Gabriele Muccino e Gabriele Salvatores hanno annunciato rispettivamente una storia di finzione ispirata ai giorni del COVID-19 (s'intitolerà "Il grande caos") e un progetto più sperimentale intitolato "Viaggio in Italia", docufilm che sarà diffuso online. Ma “Madrid, interior” è praticamente pronto. Pianificato, girato e completato nel giro di un mese. E' infatti già possibile vedere il primo trailer del film, appena lanciato in rete:
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Cavestany non è certo il primo filmmaker che si è attivato durante questa emergenza: in Italia Gabriele Muccino e Gabriele Salvatores hanno annunciato rispettivamente una storia di finzione ispirata ai giorni del COVID-19 (s'intitolerà "Il grande caos") e un progetto più sperimentale intitolato "Viaggio in Italia", docufilm che sarà diffuso online. Ma “Madrid, interior” è praticamente pronto. Pianificato, girato e completato nel giro di un mese. E' infatti già possibile vedere il primo trailer del film, appena lanciato in rete:
“Abbiamo iniziato a realizzare video nostri in cui filmavano momenti banali come dormire sul divano o lavarsi i denti. I primi giorni di lockdown" – continua il regista. Da lì in poi il progetto ha preso quota, cercando momenti di intimità nella vita di persone che aspettano la fine del lockdown, in silenzio. A casa.
Ne viene fuori un film sperimentale, a metà strada tra commedia, dramma e documentario. “Una radiografia delle emozioni" attraverso video composti da azioni apparentemente banali in cui le persone si presentano in pigiama, spaparanzate sul divano o in compagnia delle loro famiglie. “Non è un documentario sul coronavirus – precisa Cavestany – ma un’esperienza intima sul vivere confinati che si è trasformata in un film che ha momenti comici, drammatici. Momenti toccanti. Sulle attese, sulle paure”.
Guarda la scheda di Madrid su Turismo.it
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Madrid è la protagonista della storia e la città che rimane nel titolo. Ma non è l’unica location in scena: il regista ha infatti incluso alcuni video provenienti da Londra, New York e altre città spagnole come Barcellona, Siviglia e Valencia. Non si conosce ancora la data di uscita né la piattaforma di destinazione, di certo il cuore di "Madrid, interior" non batte a scopo di lucro: “E’ stato realizzato con l’aiuto di così tante persone che sarebbe veramente strano provare a guadagnarci sopra (…) voglio solo che la gente lo veda”.
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