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Bosa: il borgo sardo che conquista al primo sguardo

Scenari romantici ed antiche tradizioni rendono ogni soggiorno nella  località sarda un'esperienza unica da vivere in due

Scorcio di Bosa
©Bosa.net
Bosa, case riflesse sul fiume Temo
Tra aragoste e Malvasia, a cavallo tra mare e fiume, Bosa si erge misteriosa e solitaria raccontando una lunga storia che rende il borgo sardo una meta dalle suggestioni tutte particolari di cui ci si innamora al primo sguardo, ancor di più se scoperta assieme ad una persona speciale. All'ombra dell'antico Castello dei Malaspina, che dal XII secolo veglia sulla costa nord occidentale della Sardegna, si estende il pittoresco borgo medievale, Sa Costa, dai colori unici nella regione e dalle atmosfere sospese nel tempo dove, con il trascorrere dei secoli, si sono accumulati autentici tesori architettonici che fanno da cornice alla vita di una gente che non ha mai dimenticato le sue radici e le fa rivevere giorno dopo giorno nella tradizione e nel folklore locale.

Non è raro, passeggiando per le vie del borgo, imbattersi in gente paziente che ancora si dedica al ricamo e alla lavorazione della filigrana in oro, in memoria dell'antica usanza tutta femminile di attendere gli uomini in mare intrecciando fili per scongiurare, ritualmente, i pericoli del viaggio. Qui, infatti, le attività artigianali sono ancora profondamente radicate nella cultura e nell'economia locale e contribuiscono ad ammantare Bosa di atmosfere d'altri tempi. Vigneti assolati, facciate in trachite rossa che adornano alcune delle belle chiese che punteggiano il borgo, profumi e sapori di mare che sprigionano dalla tradizionale zuppa di aragoste. Tutto questo è Bosa ed anche molto di più.

Una passeggiata lungo corso Vittorio Emanuele svela l'anima più autentica del borgo e mostra alcuni dei suoi più preziosi tesori, come la Cattedrale dell'Immacolata, edificata nel XV e poi ricostruita nel XIX secolo. Magnifica anche la chiesa del Rosario sormontata da un ottocentesco orologio bifacciale e adornata da trachite rossa, così come la vicina piazzetta con la fontana in marmo, incorniciata dalle arcate del seicentesco palazzo Delitalia e dal settecentesco palazzo Don Carlo. Da non perdere, inoltre, una visita alla chiesa del Carmine con il Convento annesso, costruita in stile barocchetto piemontese, che custodisce un prezioso altare decorato con marmi policromi.

Scendendo verso il mare ed oltrepassando il fiume, sulla sponda opposta si estende il quartiere conciario di Sas Conzas, il complesso architettonico della Bosa ottocentesca. Considerate un prezioso esempio di archeologia industriale, le concerie sono state dichiarate monumento nazionale. Una volta raggiunta Bosa Marina lo sguardo è immediatamente rapito dalla bella chiesa di Stella Maris (Santa Maria del Mare) che si presenta come una magnifica fusione di elementi gotico-catalani e forme rinascimentali, e dalla sagoma imponente della cinquecentesca Torre Aragonese dell'Isola Rossa che veglia sull'ampia spiaggia.

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