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Altomonte, romantico tuffo nel passato in Calabria

Un weekend romantico tra portali scolpiti e scorci mozzafiato

altomonte calabria borgo
Courtesy of ©FranceRisu72/Wikimedia Commons CC BY SA 3.0
Altomonte
Immerso tra colline ed aree fertili in uno splendido territorio incorniciato dai rilievi del Parco del Pollino, Altomonte è un suggestivo borgo calabrese che conquista con le sue atmosfere d'altri tempi, il suo aspetto tipicamente medievale ed una cornice paesaggistica da cartolina. Se si desidera trascorrere un weekend all'insegna della tranquillità con la propria dolce metà scoprendo profumi, colori e scorci dal fascino ammaliante, troverà in questo paesino della provincia di Cosenza una piccola oasi di pace in cui condividere piacevoli momenti di intimità da alternare a passeggiate alla scoperta dell'arte e della storia che emanano da ogni scorcio del borgo che, non a caso, ha meritato numerosi risconoscimenti tra cui quelli di Città Slow e Città del Pane, la Bandiera Verde e l'inserimento nel circuito dei Borghi Più Belli d'Italia.

Il nucleo storico, di origine medievale, sorse su un preesistente nucleo fortificato, cambiò più volte il proprio nome fino ad assumere quello odierno nel 1343 per volere della regina Giovanna II di Napoli e fu un feudo della famiglia dei Sangineto e, successivamente, del casato Sanseverino. Da allora il suo aspetto è rimasto pressochè invariato ed è proprio questa sensazione di sospensione del tempo l'elemento di maggiore fascino di questo borgo che sfoggia ancora oggi antiche case con i portali in pietra scolpiti dagli abili scalpellini locali, il grande castello normanno del XII secolo ed un patrimonio storico ed artistico di estrema rilevanza.

Vale la pena soffermarsi in piazza Campanella, sulla quale campeggiano l'antica chiesa di Santa Maria della Consolazione ed il Convento Domenicano con il suo bel portale, il rosone, gli archetti e la torre campanaria. Al suo interno ospita il Museo Civico dove sono custoditi numerosi capolavori d'arte sacra tra cui la Madonna delle Pere attribuita a Paolo di Ciaco. La chiesetta di Santa Maria della Consolazione, invece, risale al 1342. Venne edificata nel periodo all'epoca della famiglia Sangineto e colpisce per la sua affascinante fusione di stili ed influenze tra cui è possibile individuare elementi normanni e svevo-cistercensi.

Non lontano dalla piazza è possibile ammirare il cinquecentesco Palazzo Pancaro, mentre lungo via Paladino fa bella mostra di sè Palazzo Pallotta. In poco tempo ci si ritrova in Piazza Balbia, un tempo impiegata come una sorta di foro cittadino in cui organizzare le riunioni popolari, dove merita una visita la chiesa di San Giacomo Apostolo, retaggio dell'epoca bizantina adornato, all'interno, con elementi in stile barocco. Esplorando le viuzze del nucleo più antico, infine, si scoprono altre splendide sorprese tra cui la chiesa di San Francesco di Paola che vanta uno splendido chiostro di epoca settecentesca, e Palazzo Giacobini che, nel XVI secolo, veniva impiegato per offrire ospitalità ai pellegrini.
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