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Venezia, tra le isole dove fu inventata la quarantena

Lazzaretto Vecchio e Lazzaretto Nuovo. I luoghi della quarantena in laguna all'epoca della peste

Lazzaretto Nuovo<br>
Courtesy of Lazzarettiveneziani.it
Isola del Lazzaretto Nuovo
Venezia, si sa, è stata per secoli un incredibile crogiuolo di persone provenienti da tutto il mondo. Viaggiatori, commercianti, esploratori: al porto della Repubblica marinara attraccavano galeoni, navi e vascelli che avevano solcato i sette mari. Con essi, non di rado, sbarcavano anche malattie, spesso 'nuove' per gli abitanti della Serenissima, che provocavano epidemie disastrose. Ecco che per evitare contagi Venezia decise di isolare i malati e i potenziali infetti, 'creando' i primi lazzaretti al mondo e il concetto stesso di 'quarantena'. Sono in particolare due le isole della laguna veneta protagoniste di questo processo, e hanno dei nomi che difficilmente possono confondere: Lazzaretto Vecchio e Lazzaretto Nuovo.


Courtesy of Lazzarettiveneziani.it

A breve distanza dal Lido, l'isola di Lazzaretto Vecchio nel 1423 venne scelta per ospitare il primo ospedale della storia dedicato alla cura e all'isolamento dei malati di peste: la sua isitutizione fu per l'epoca un enorme passo avanti nel sistema sanitario. Pare che il termine 'lazzaretto' derivi proprio da qui: sull'isola infatti era intitolata alla chiesa di Santa Maria di Nazareth, e la parola nazarethum potrebbe essersi fusa con San Lazzaro - che dà il nome all'isola vicina, San Lazzaro degli Armeni, ed è patrono degli appestati. Il grande ospedale fu ingrandito a più riprese, così come la stessa isola, nel cui perimetro sono stati ritrovati i resti di migliaia di sepolture.


Courtesy of Lazzarettiveneziani.it

Lazzaretto Nuovo si trova invece in una posizione che nei secoli si era rivelata strategica dal punto di vista difensivo, all'imbocco della laguna. Reperti archeologici testimoniano infatti come l'isola fosse popolata già ai tempi di Altino (antica città romana da cui 'nacque' Venezia di cui vi abbiamo parlato qui). Nel 1468 si decise che qui si sarebbe fondato un altro tipo di istuto sanitario, dedicato alla prevenzione dei contagi: in pratica il luogo dove 'fu inventata' la quarantena. I navigatori dovevano fermarsi qui con il loro carico per 40 giorni, in modo da evitare di contagiare i veneziani con potenziali malattie. Si eresse una enorme struttura sanitaria, dotata di luoghi preposti alla 'disinfezione' delle merci che si effettuava con fumi di erbe che fuoriuscivano dai numerosi camini. Il suo principale edificio, il Tezon Grande, conserva ancora alcuni graffiti e scritte sui muri di viaggiatori, commercianti e marinai di tutto il bacino Mediterraneo.


Courtesy of Lazzarettiveneziani.it

Anche il Lazzaretto Vecchio successivamente fu adibito a luogo di quarantena, ed entrambe le strutture sanitarie sulle rispettive isole rimasero in funzione per secoli, fino al 1700-1800. Divennero quindi utili per scopi militari, come magazzini, per poi cadere a poco a poco nell'oblio fino a che, in tempi recenti, istituzioni culturali hanno ricominciato a prendersene cura. Al momento, a causa della quarantena attuale,  non sono visitabili, ma appena sarà di nuovo possibile Lazzaretti Veneziani, onlus che fa capo a Archeoclub di Venezia e Ekos Club, ricomincerà a proporre le interessanti visite guidate a questi due luoghi dalla storia tanto particolare. Nel frattempo, si può scoprire di più sulle isole online, anche grazie ai canali Facebook e Instagram dell'associazione, dove trovare curiosi contenuti che raccontano il parallelo tra la quarantena di allora e quella di oggi.

NEI DINTORNI



La laguna di Venezia racchiude 62 isole. La maggior parte dei visitatori si concentra sulle principali e più famose: Venezia stessa, Murano, Burano. Ma ce ne sono molte altre che, pur non possedendo gli stessi tesori architettonici, vantano una storia curiosa, un patrimonio aneddotico interessante, o semplicemente offrono lo spunto per scoprire la laguna da un'altra prospettiva. Torcello, per esempio, è ricca di 'segreti' da scoprire: ve ne abbiamo parlato qui. E anche San Giorgio in Alga non è da meno: leggete qui. Poveglia è un'isola la cui fama mette i brividi: ecco perché. A San Servolo c'era un manicomio che ora è un museo: scoprite di più. Infine, se volete scoprire una specialità isolana per molti 'inaspettata', scoprite quale prelibatezza cresce a Sant'Erasmo.
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