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Città di Castello: Palazzo dei Priori

Umbria, cosa rende speciale il Palazzo Comunale di Città di Castello

E' uno dei palazzi pubblici più importanti di tutta l'Umbria: scopriamo il perchè

Facciata
©Comune di Città di Castello
Facciata del Palazzo del Comune
Sul versante nord occidentale dell’Umbria si trova Città di Castello, caratterizzata da una suggestiva atmosfera che pervade tutto il centro storico. Arte, storia e cultura si respirano un po’ ovunque, merito della presenza di tratti delle mura cinquecentesche, delle eleganti architetture rinascimentali, dei cortili e dei loggiati dei palazzi gentilizi, ma anche dei chiostri e delle navate delle chiese, con la monumentale Cattedrale del XI secolo, Santa Maria delle Grazie, San Francesco e San Domenico. Senza scordarsi dei capolavori di Raffaello e Luca Signorelli, così come dei sacchi, dei legni, delle plastiche di Alberto Burri, uno dei grandi maestri dell'arte contemporanea internazionale, che ha lasciato tante sue opere nella città che lo ha visto nascere.

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Uno dei palazzi pubblici più importanti della città, ma anche dell’Umbria intera, è il Palazzo dei Priori o del Comune, con la sua architettura solenne ed elegante. La sua costruzione ebbe inizio nel 1322 per poi interrompersi dopo l'ultimazione del primo ordine di bifore nel 1338. Sulla lunetta della porta maggiore è scolpito lo stemma del Comune e sull'architrave un'iscrizione aveva incisa il nome dell'architetto, Angelo da Orvieto, lo stesso che progettò anche il Palazzo del Podestà e quello dei Consoli di Gubbio. Tra i dettagli da notare i motivi tipici dello stemma cittadino che si trovano in vari punti: vengono rappresentate la croce e la rocca con tre torri. Sulla lunetta della porta minore è scolpita la figura della Giustizia.

La facciata presenta una superficie a bugnato e l’atrio, piuttosto imponente, è  formato da due possenti pilastri ottagonali a sostegno dell'ampia copertura. Dai capitelli partono delle nervature rettangolari e dei costoloni rotondi incrociati. Salita l'ampia scalinata cinquecentesca, sulla destra, si apre lo spazioso Salone del Consiglio dove sono stati rinvenuti frammenti di affreschi. Qui sono conservate anche numerose iscrizioni romane su marmo e pietra, i bolli su laterizi provenienti dal territorio ed una bella statua raffigurante l'Umbria dello scultore locale Elmo Palazzi. La sala adiacente è chiamata "Sala della Giunta", ed ospita, oltre a cimeli garibaldini, un grande tela del pittore locale Vincenzo Barboni intitolata "Martirio di San Lorenzo", dipinta nel 1832. La costruzione dell’edificio non è mai stata terminata, ma offre comunque una straordinaria sede per ospitare gli uffici del Municipio e l’Archivio Notarile con atti dal 1328. 
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