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Scoprire Sassari con le mosse giuste

Ricca di storia e fascino la città sarda merita una visita approfondita: ecco le cose da non perdere

Sassari
©iStockphoto
Sassari Piazza d'Italia
Bella e regale, Sassari è una di quelle città che non ti aspetti e non sempre è scelta come destinazione da visitare per una vacanza in Sardegna. Invece si tratta di una realtà ricca di storia e di fascino che, con la sua provincia, costituisce il comune più vasto d’Italia. Il centro storico è caratterizzato dalle strette vie e da quello che rimane delle mura che furono abbattute alla fine dell’Ottocento e il resto della città ha un’impronta decisamente moderna. Il suo territorio è stato abitato sin dal periodo prenuragico e le origini dell’attuale abitato si radicano nell’Alto Medioevo, ma l’importanza di Sassari si rivela anche per essere stata capitale del Giudicato di Torres e in seguito della Repubblica sassarese. Diversi sono gli edifici religiosi da visitare, molti dei quali presenti nel centro storico.



La Cattedrale di San Nicola è rimasta fino al 1287 l’unica chiesa di tutto il territorio e colpisce per la fusione di diversi stili architettonici: la sua origine è romanico-pisana con derivazioni da un precedente edificio paleocristiano. Lo stile gotico è il frutto del rinnovo effettuato durante il corso del Quattrocento. L’occhio del visitatore è immediatamente attratto dalla facciata ricca di decorazioni barocche tra le quali si distinguono le statue di tre santi martiri, di Dio e San Nicola. L’interno gotico è a navata unica ed ospita diverse opere d’arte sacra come il pulpito di marmo e sculture in stile neoclassico. 



Nel centro di Sassari spiccano altri luoghi di culto tra cui la chiesa più antica della città, Santa Maria di Betlem, che si impone nel panorama artistico con la sua ricchezza architettonica e una varietà stilistica fuori dal comune, abbracciando un lungo arco di tempo che va dal XII al XIX secolo e presentandosi con elementi romanici, gotici, barocchi, rococò e neoclassici ben armonizzati tra loro. La facciata, nella parte bassa, conserva ancora la vecchia struttura del monastero costruito nel 1106: si possono ammirare l’arco strombato sopra il quale sopra il quale spicca un grande rosone del Quattrocento. L’interno è caratterizzato da una navata unica ed impreziosito da elementi architettonici di pregio: colonne con capitelli a foglie a crochet, affreschi, statue e bassorilievi. Le diverse cappelle si presentano in vari stili raffiguranti i gremi cittadini ovvero Muratori, Sarti, Falegnami ed altri, poiché nella chiesa sono custoditi i Candelieri votivi in legno intagliato, utilizzati durante la processione del 14 agosto della Discesa dei Candelieri, tradizione molto sentita da tutti gli abitanti. E’ qui, infatti, che termina l’evento riconosciuto Patrimonio Mondiale immateriale dell’Umanità: la Festa dei Candelieri rappresenta infatti un bene prezioso da tutelare. Davanti alla chiesa si apre un grande chiostro con pavimentazione in pietra, dove si trova la fontana risalente al Cinquecento, chiamata fontana del Brigliadore impreziosita da decorazioni di mostri bronzacei e tre stemmi. 



Molto interessante è anche la Chiesa di Sant’Antonio Abate, al cui interno si trova un bell’altare barocco, la Chiesa di Santa Caterina eretta con i canoni del classicismo rinascimentale, la prima in Sardegna ad essere costruita secondo i principi del Concilio di Trento del 1545. La Chiesa di San Pietro di Silki si trova a sud ovest del centro storico, su un piazzale che un tempo era in aperta campagna. La facciata è suddivisa orizzontalmente in due ordini per mezzo di una cornice e verticalmente da quattro paraste. L’interno, che racchiude diverse e pregevoli opere d’arte, si presenta con un’unica ed ampia aula e la copertura con volta a botte lunettata. Ad impreziosire il lato di sinistro ci sono quattro cappelle mentre il lato desto era in origine sede dell’antico monastero. Una delle più antiche costruzioni romaniche dell'area sassarese è la Chiesa di San Michele di Plaiano, poco valorizzata ma non per questo da trascurare: ecco cosa sapere 

Il cuore pulsante di Sassari è Piazza Italia, dove si affacciano edifici pubblici datati al XIX secolo, il maestoso Palazzo della Provincia e il neogotico Palazzo Giordano. Il primo sorse a partire dal 1872 nell’arco di quattro anni e si impone per la sua maestosa facciata. All’interno del palazzo provinciale venne eseguito dal pittore siciliano Giuseppe Sciuti un ciclo di affreschi che orna il Salone consiliare, raffigurante una complessa allegoria della storia d’Italia fino all’età moderna: l’occhio attento del visitatore può riconoscere la figura di Vittorio Emanuele II che, sostenendo la figura dell’Italia liberata, promuove il progresso, rappresentato da una locomotiva e dal telegrafo. Il Palazzo Giordano Apostoli è stato costruito nel 1878 in stile neogotico a pianta rettangolare ed è articolato su tre livelli a sviluppo orizzontale. Il piano terra presenta centralmente un imponente portale d’ingresso e le sfarzose sale interne sono decorate e arredate in stile neogotico, ricche di fregi, stucchi e affreschi. Scopri di più su Piazza Italia



Altra bella piazza da non mancare è Piazza Castello, che prende il nome dall’antica fortezza trecentesca che un tempo qui troneggiava ma che fu demolita alla fine dell’Ottocento. Il castello aragonese è stato sede del tribunale dell’Inquisizione, che sorgeva sul sito dell’attuale caserma La Marmora nel cui cortile si conservano gli stemmi dell’antica facciata. All’interno della caserma è visitabile il Museo storico della Brigata Sassari dedicato alle eroiche gesta dei fanti sardi nella Prima Guerra Mondiale. Per conoscere alcune delle chicche del Castello Aragonese scopriamo insieme Piazza Castello

Simbolo cittadino e monumento unico di tutta la regione è la celebre Fontana di Rosello, storica architettura collocata al centro della valle del Rosello e sovrastata dal ponte omonimo: per avere più informazioni leggi qui

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