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Andria cosa vedere e mangiare

Puglia, Andria tra storia e gastronomia

La bella città pugliese è celebre nel mondo per il Castel del Monte, ma è ricca di tante altre attrattive

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Castel Del Monte
Alle pendici dell’altopiano delle Murge, a circa una dozzina di chilometri dal Mar Adriatico, sorge Andria, uno dei tanti possedimenti normanni che passò nelle mani degli Svevi conoscendo con essi uno straordinario sviluppo, di cui il Castel del Monte, ad appena 18 chilometri, è la massima testimonianza di quel periodo essendo il castello federiciano per eccellenza. Il centro urbano è assai complesso e presenta varie strutture degne di nota, che vale la pena visitare. Tra i luoghi di fede particolarmente suggestivi e caratteristici ci sono la Chiesa di Sant'Agostino, la Cattedrale di Santa Maria Assunta ed il Santuario di Santa Maria dei Miracoli. La Chiesa di Sant’Agostino immerge il visitatore nella storia dei Templari, ricordati dal loro simbolo, quello delle aquile: venne costruita nel 1200 per volere del quarto Gran Maestro dell'ordine Teutonico, per poi passare nelle mani degli Agostiniani il secolo successivo. Il portale principale è preziosamente forgiato, mentre quello laterale si caratterizza per la presenza degli stemmi della città di Andria, dei D'Angiò e del Vescovo Florio. Per quel che riguarda la Cattedrale di Santa Maria Assunta si caratterizza per i lavori che iniziarono all’epoca dei Normanni per susseguirsi fino al Novecento: qui si trovano le spoglie delle  due mogli di Federico II, Iolanda di Brenne e Isabella d'Inghilterra, conservate all'interno di una cripta paleocristiana risalente all'VIII secolo. E qui si trova anche un reliquiario con le ossa di San Riccardo e la Sacra Spina, la più grande reliquia della corona di spine di Cristo, lunga 8 centimetri e con cinque piccole macchie di sangue. Il cinquecentesco Santuario di Santa Maria dei Miracoli è composto di varie chiese: la chiesa rupestre di Santa Margherita, quella centrale della Crocifissione con i magnifici affreschi e la Basilica dell'architetto Cosimo Fanzago, risalente invece al Seicento. Il controsoffitto e l'altare maggiore sono altre caratteristiche degne di nota.  Altre chiese interessanti sono quella di San Francesco, situata sull’omonima via; la Chiesa di Santa Maria di Porta Santa, risalente alla seconda metà del Quattrocento, dove nei pilastri del portale rinascimentale si possono notare due medaglioni scolpiti con le immagini di Federico II e del figlio Manfredi.



Tra i diversi edifici che arricchiscono la città pugliese spicca Palazzo Ceci, costruito al principio dell’Ottocento in quella che ha preso oggi il nome di Piazza Catuma. Di origine medievale è la residenza fortificata del Palazzo Ducale, trasformata e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, che si presenta con il grandioso portale e attorno al quale aleggia la leggenda che narra di una galleria sotterranea che lo collegherebbe al Castel del Monte e sarebbe servita come via di fuga durante eventuali assedi. Di epoca sveva è anche l’origine di Porta Sant’Andrea, ristrutturata con aspetto barocco nel 1593: si tratta dell’unica porta cittadina rimasta. 



Nonostante si trovi fuori città, il principale punto d’interesse per i visitatori che arrivano ad Andria  è sicuramente Castel del Monte, la fortezza federiciana a forma di corona imperiale situata poco fuori il centro abitato. Venne costruita per volere di Federico II nel 1240 ed, essendo cosi importante per il suo valore storico, culturale, simbolico ed architettonico, è stato inserito nella lista di Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco dal 1996, diventando uno dei simboli più conosciuti, non solo della Puglia ma dell’Italia intera. Il castello è costruito direttamente su un banco roccioso, in molti punti affiorante, ed è universalmente noto per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli si innestano otto torri della stessa forma. Il cortile, di forma ottagonale, è caratterizzato, come tutto l'edificio, dal contrasto cromatico che deriva dall'utilizzo di breccia corallina, pietra calcarea e marmi. In corrispondenza del piano superiore si aprono tre porte-finestre, mentre le  sedici  sale, otto  per  ciascun  piano, hanno  forma trapezoidale: il collegamento fra i due piani avviene attraverso tre scale a chiocciola inserite in altrettante torri, alcune delle quali accolgono cisterne per la raccolta di acqua piovana ed in altre sono ubicati i bagni, dotati di latrina e lavabo. Particolarmente interessante il corredo scultoreo, anche se fortemente deturpato, che offre l’idea di come doveva essere in origine con l’impiego di tessere musive, piastrelle maiolicate, paste vitree e dipinti murali. Sono ancora presenti le due mensole antropomorfe nella Torre del falconiere, i telamoni che sostengono la volta ad ombrello di una delle torri scalari ed un frammento del mosaico pavimentale nell'VIII sala al piano terra. Scopri di più su Castel Del Monte 



Tralasciando l'aspetto storico artistico ad Andria si può risvegliare il palato grazie alle prelibatezze gastronomiche ai prodotti tipici. Una sosta da prevedere è quella al Museo del Confetto, nelle vicinanze della Cattedrale, un vero e proprio museo del gusto che offre la possibilità di addentrarsi in quattro diversi percorsi nei quali scoprire i vari attrezzi utilizzati per la produzione dei confetti e da terminare con il loro assaggio. A questo proposito seguiamo questo itinerario.

La gastronomia locale vanta ottimi prodotti come burrate e caciocavalli, vini casalinghi e i doc Rovera, bianchi e rosati, l’olio extravergine d’oliva. Da assaporare le immancabili orecchiette e gli strascinati alle cime di rapa, le brascioline con carne di cavallo o manzo, il può di fave e cicoria, i taralli e la focaccia pugliese. Non in molti sanno che l’origine della Burrata risale agli inizi del 1900 grazie alla creatività dei mastri casari della vecchia Masseria Bianchini di Andria, dove iniziò la produzione di questo formaggio fresco secondo un’antica e tipica tradizione contadina che prevedeva la riduzione dello spreco e il riutilizzo degli avanzi della produzione casearia; mescolando gli scarti della lavorazione della pasta filata con della panna ed avvolgendo il tutto in un sacchetto di pasta filata nasce la specialità Burrata di Andria. Scopriamo la cremosa bontà della Burrata di Andria 



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