Equilibrio compositivo e perfezione formale uniti all'armonia tra uomo natura e storia. Erano questi i canoni di bellezza ideale che Raffaello perseguiva fin da quando nella sua Urbino iniziò a lavorare per la figlia di Federico Da Montefeltro. Così nell'anno delle celebrazioni del 500° anniversario della sua morte le Marche e in particolare Urbino celebra il suo illustre concittadino con una serie di mostre e eventi a lui dedicati. Nato nel 1483 il giovane artista mostrò doti straordinarie fin da bambino quando dal padre ricevette i primi insegnamenti di pittura. Nella sua formazione artistica ebbero un importante peso le suggestioni artistico-letterarie della corte urbinate che fecero di Raffaello un perfetto gentiluomo di corte in grado di lavorare in armonia con tutti.
CASA RAFFAELLO
Il tour alla scoperta del celebre artista nelle Marche non poteva non partire dalla città dei Montefeltro ed in particolare dalla casa appartenuta al padre di Raffaello Giovanni Santi umanista, poeta e pittore alla corte di Federico da Montefeltro. A Casa Raffaello dove l'artista trascorse i primi anni della sua formazione artistica, è possibile ammirare delle copie ottocentesche di due opere realizzate da Raffaello la “Madonna della Seggiola” e la “Visione di Ezechiele” e l'affresco della “Madonna col Bambino” attribuito dalla critica ora a Giovanni Santi, ora a Raffaello giovane.
Raffaello, La Madonna del Pesce - Una mostra impossibile, allestimento – Ph: Guido Calamosca
PALAZZO DUCALE
A pochi passi da Casa Raffaello la visita continua poi a Palazzo Ducale (di cui abbiamo già parlato qui), dimora principesca tra le più belle d’Europa. Oggi il palazzo voluto da Federico da Montefeltro è sede della Galleria Nazionale delle Marche, che conserva nelle sue collezioni uno dei dipinti più enigmatici di Raffaello, il “Ritratto di gentildonna” detta la Muta, per le labbra perfettamente sigillate. Dal 19 luglio nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale, prenderà avvio la mostra “Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di Corte” a cura di Vittorio Sgarbi e Elisabetta Losetti che racconta in modo del tutto originale la vicenda di Baldassarre Castiglione, protagonista del celebre ritratto realizzato dall'artista e conservato al Louvre. Si tratta di un capolavoro assoluto in cui Raffaello raggiunge un perfetto equilibrio fra realtà e idealità, esaltando così le doti morali e spirituali di un uomo che fu figura centrale del Rinascimento europeo. Intellettuale finissimo e attento politico, Castiglione fu vicino a diversi artisti, Raffaello prima di tutti ma anche a Leonardo, Tiziano e Giulio Romano.
Raffaello, Ritratto di Baldassare Castiglione, Parigi, Louvre, copia per “Le Mostre Impossibili”
IL COLLEGIO RAFFAELLO
La Regione Marche ha deciso, invece di celebrare il genio del Rinascimento con la mostra “Raffaello Una mostra impossibile” al Collegio Raffaello di Urbino. L’esposizione, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello, compreso l’affresco de “La Scuola di Atene”, tutti riprodotti in scala 1:1. Le opere vengono così riunite insieme, per permettere di ammirare in un unico allestimento i lavori di Raffaello disseminati in 17 paesi diversi. La mostra non solo racconta la carriera folgorante dell'artista morto a soli 37 anni, affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo con l’obiettivo di rivolgersi prevalentemente ai giovani ma porta inoltre i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche.
Raffaello. Una mostra impossibile, allestimento – Ph: Guido Calamosca
LORETO
Fino al 30 agosto, nei rinnovati spazi espositivi del Bastione Sangallo, il Comune di Loreto (AN) rende omaggio a Raffaello con la mostra che presenta per la prima volta in assoluto l’arazzo da cartone di Raffaello raffigurante Ananias e Saphira, appartenente alla Collezione Bilotti Ruggi d’Aragona. Sempre a Loreto il Museo Pontificio della Santa Casa presenta in autunno La “Madonna del velo” o “Madonna di Loreto” di Raffaello. Storia avventurosa e successo di un’opera, curata da Fabrizio Biferali e Vito Punzi, con la consulenza dei Musei Vaticani, che darà conto della storia di un celebre soggetto caro a Raffaello, la cosiddetta “Madonna del Velo” o Madonna di Loreto appunto, una cui pregevole replica della bottega dello stesso maestro urbinate - di cui ora di sono perse le tracce - fu donata all’inizio del XVIII secolo al santuario lauretano.
Arazzo da cartone di Raffaello raffigurante Ananias e Saphira
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JESI
Ricordiamo infine che il prossimo autunno nella città di Jesi (AN) presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti, andrà in scena la mostra Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica, a cura di Giorgio Mangani, Francesco P. Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella, Fabrizio Biferali, Paolo Clini. L’esposizione vuole esplorare le connessioni tra Raffaello e l’umanista jesino Angelo Colocci, punto di riferimento a Roma per artisti, antiquari e poeti, attraverso documenti originali e l’uso di tecnologie digitali innovative che permetteranno ricostruzioni dei capolavori raffaelleschi.
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