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Napoli Metropolitana Stazioni dell'Arte

Metro d’autore: le Stazioni dell’Arte

A Napoli, l’architettura e l’arte contemporanea in metropolitana

Stazione della Metro di Napoli<br>
iStockphotos
Dettaglio della Stazione Toledo, Napoli
Uno degli ambienti più grigi, anonimi, privi di anima e identità, un cosiddetto ‘non-luogo’ diventa accogliente, luminoso, curioso, affascinante, a tratti sbalorditivo. A fare la differenza, l’arte, capace di trasformare un ambiente poco gradevole come la stazione della metropolitana in un museo della creatività. E’ quello che è accaduto a Napoli, dove si è sviluppato il progetto delle Stazioni dell’Arte, un’iniziativa che anno dopo anno ha trasformato il pendolarismo urbano in una visita al museo, in cui il biglietto d’ingresso è semplicemente il costo di una corsa in metro.

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16 stazioni della metropolitana, distribuite lungo la linea 1 e la linea 6, accolgono pendolari, cittadini e turisti attratti da questa peculiare prospettiva di Napoli tra forme architettoniche inusuali, installazioni, opere luminose, luce e colore. A realizzare questi progetti sono stati chiamati un centinaio di artisti, designer e architetti di fama mondiale, che hanno realizzato circa 200 opere, tanto da rendere alcune delle stazioni così interessanti da venire spesso citate tra le più belle del pianeta: fu il Daily Telegraph a definire la stazione Toledo la fermata della metro più bella del mondo. Inaugurata nel 2012, la stazione è stata progettata dallo spagnolo Oscar Tusquets Blanca, ma tra i nomi che si annoverano per i loro interventi ci sono anche Gae Aulenti, Karim Rashid, Oliviero Toscani, Alessandro Mendini, Dominque Perrault, Michelangelo Pistoletto. Tutte, attraverso linguaggi diversi, parlano di arte contemporanea, ma molte delle opere e installazioni sottolineano la ricchezza storica e culturale di Napoli, senza dimenticare accenni al folkore e alla tradizione.

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Un vero e proprio percorso espositivo che l’amministrazione comunale ha concepito nel lontano 1995: inizialmente si trattava di un’iniziativa dell’allora sindaco Antonio Bassolino in collaborazione col critico d’arte Achille Bonito Oliva, volta a stringere un legame tra urbanistica e arte. Si voleva proporre a i cittadini che solitamente non erano fruitori di arte contemporanea un modo per renderla parte del loro quotidiano, ‘obbligandoli’ ad incrociare opere sul loro cammino. Si cominciarono quindi a posizionare opere d’arte presso le piazze e le stazioni della metro, agli ingressi, le uscite e negli atri. Negli anni il progetto si consolidò e crebbe, portando alla nascita delle prime Stazioni dell’Arte nel 2001, di altre nel 2005 e così via sino ai giorni nostri. Ad oggi il tour nelle Stazioni dell’Arte costituisce un’interessante ampliamento dell’offerta della città campana, già di per sé ricchissima di storia, arte, cultura ma meno nota per il suo aspetto contemporaneo. Un volto di Napoli che vale la pena di conoscere.

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