Anche il MAMbo di Bologna ha raccolto l'invito dell’Istituzione Bologna Musei e l’appello rivolto agli operatori culturali dal Ministro per i beni e le attività culturali ad utilizzare al massimo i canali social e siti web per promuovere l'arte. In questi giorni di chiusura forzata dei suoi spazi espositivi il museo bolognese aderisce, infatti, alla campagna #iorestoacasa con l’iniziativa “2 minuti di MAMbo”. Si tratta di un format di engagement digitale che prevede l’implementazione di nuovi contenuti video girati con lo smartphone, dentro il museo o da remoto. Quattro sono gli ambiti tematici su cui, a rotazione consecutiva, sono incentrate le clip, ovvero la mostra temporanea AGAINandAGAINandAGAINand, la collezione permanente, il Museo Morandi e il Dipartimento educativo.
Come nei giorni di apertura ordinari del museo a partire dalle 15.00 viene pubblicato un nuovo contributo video sul canale YouTube MAMbo Channel. Il risultato è un inedito racconto articolato in diversi appuntamenti, affidati ognuno a una voce diversa. Curatori, artisti esposti sia nella collezione permanente che in quella temporanea, ma anche mediatori culturali, utilizzeranno quindi il web come spazio di espressione per presentare in pochi minuti approfondimenti, commenti e curiosità sull’offerta artistica temporaneamente non fruibile a causa del lockdown negli spazi espositivi del museo.
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Cally Spooner, Drag Drag Solo - Courtesy l'artista / gb agency, Parigi / and ZERO, Milano

Cally Spooner, Drag Drag Solo - Courtesy l'artista / gb agency, Parigi / and ZERO, Milano
LA MOSTRA TEMPORANEA
Curata da Lorenzo Balbi la mostra collettiva AGAINandAGAINandAGAINand mette in scena nella Sala delle Ciminiere del museo bolognese i lavori di sette tra i più noti artisti contemporanei che sono Ed Atkins, Luca Francesconi, Apostolos Georgiou, Ragnar Kjartansson, Susan Philipsz, Cally Spooner, Apichatpong Weerasethakul. L'esposizione si pone l’obiettivo di indagare il tema del loop, della ripetizione e della ciclicità nella contemporaneità, analizzandolo da diverse angolazioni, attraverso le opere di artisti che hanno posto l’argomento al centro della propria ricerca. Il progetto che spazia tra diversi media come performance, video, scultura, pittura, fotografia e installazione si sviluppa seguendo diversi approcci: uno sociologico, uno filosofico e religioso e uno ecologico.

Ragnar Kjartansson, Bonjour - Courtesy l'artista / Luhring Augustine, New York e/and i8Gallery, Reykjavik
LA COLLEZIONE PERMANENTE
Le sale dedicate alla collezione permanente conservano le raccolte dell'ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna (scoprite di più qui). Nel percorso espositivo è quindi possibile incontrare opere di Marina Abramovic e Ulay, Gina Pane, Hermann Nitsch e Luigi Ontani. All'interno del museo è presente un'intera sezione dedicata alle acquisizioni dell'ex direttore della GAM Francesco Arcangeli effettuate in occasione della Biennale di Venezia del 1968. É il caso delle opere di Gianni Colombo, Enrico Castellani, Bridget Riley e Giovanni Korompay. Non manca una sezione sull'Arte Povera con opere di Alighiero Boetti, Giulio Paolini e Giuseppe Penone. Per quanto riguarda l'informale ritroviamo fra gli altri Alberto Burri e Germano Sartelli senza dimenticare le opere di Roberto Sebastian Matta, Leoncillo e Renato Guttuso.

Renato Guttuso, Funerali di Togliatti - ©Matteo Monti, courtesy Istituzione Bologna Musei | MAMbo
IL MUSEO MORANDI
Il percorso espositivo del Museo Morandi analizza i temi che hanno caratterizzato l'attività artistica di Giorgio Morandi dal costante senso della geometria nella sua pittura all'approccio agli oggetti comuni e allo spazio dei paesaggi (ne abbiamo parlato qui). Ricordiamo infatti che Morandi aveva individuato composizioni di geometrie elementari come cubi, cilindri, sfere e triangoli in cui si manifestavano l'essenza delle rispettive qualità visibili. In mostra trovano spazio anche le nature morte della maturità.

Giorgio Morandi, Natura Morta - www.mambo-bologna.org/museomorandi
IL DIPARTIMENTO EDUCATIVO
Nato nel 1997 dalla volontà della Prof.ssa Cristina Francucci, all'interno della ex Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna il Dipartimento educativo del MAMbo si pone l'obiettivo di avvicinare il pubblico all'arte contemporanea. I percorsi proposti si fondano su una metodologia che concepisce l’educazione all’arte come uno stimolo allo sviluppo della sensibilità, alla comprensione della propria identità, della storia e della realtà che ci circonda. L’arte diventa, quindi, uno strumento necessario ai processi educativi e le opere vengono assunte come pretesto per sviluppare il senso critico e l'apertura verso la cultura.