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Anguria Reggiana, "Ardita" Igp si sposa con la feta

Il frutto secolare della Bassa Reggiana caratterizzato da un elevato grado zuccherino

frutto
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Anguria
Zuccherina e croccante: l’Anguria Reggiana Igp designa i frutti della specie botanica Citrullus lanatus allo stato fresco delle tipologie: Tondo (Asahi Miyako), Ovale (Crimson) e Allungato (Sentinel). Già da molti decenni nota sul mercato ortofruttifero con la denominazione "l'Ardita", è apprezzata da operatori e consumatori per la sua inconfondibile dolcezza.
 
LA TRADIZIONE Testimonianza della storia della coltura dell’anguria nel territorio reggiano, è la presenza di capanni dell’inizio del XX secolo costruiti in materiali naturali, quali legno e frasche, dove si consumava e si vendeva l’anguria a fette. La reputazione dell’elevata qualità dell’Anguria Reggiana IGP si rifà al XVI secolo: corrispondenze fra le antiche corti del Rinascimento padano decantano la bontà del prodotto coltivato in queste terre. Il frutto è rimasto a lungo un prodotto d'elite fino al XVIII secolo, quando il Risorgimento aprì le frontiere fra gli antichi e piccoli stati della Nazione e consentì anche un allargamento dei confini di commercializzazione. Andando avanti nei secoli la zona di pianura in provincia di Reggio Emilia è stata richiamata nella Guida Gastronomica del Touring Club Italiano, datata 1931, per “angurie (cocomeri) e meloni zuccherini”.
 
LA DENOMINAZIONE Nel novembre del 2016 l’Anguria Reggiana ha ricevuto la certificazione Igp. Il risultato della tutela della Igp «Anguria reggiana» nasce dallo sforzo delle aziende produttrici riuniti nell'Apar (Associazione produttori anguria reggiana), fondata nel 2009 per la valorizzazione e la promozione di un prodotto d'eccellenza qual è storicamente l'anguria prodotta nelle terre della Bassa reggiana.
 
LE CARATTERISTICHE Caratteristica comune a tutte le tipologie è l’elevato tenore zuccherino, corrispondente a un minimo di 11 gradi brix (percentuale di zucchero su 100 grammi di liquido totale) per il tipo tondo e 12 gradi brix per le altre tipologie. Buccia liscia o leggermente rugosa, colore verde con possibili striature più chiare, è uniforme o con leggere solcature regolari longitudinali. All’interno la polpa croccante e soda ha un colore rosso vivo a maturazione completata. Il peso è variabile, compreso tra i 5-12 kg per il tondo, 7-16 kg per quello ovale e 7-20 kg per l’allungato.  Il sapore particolarmente dolce della polpa è legato al tenore zuccherino che le è conferito dalle terre calcaree e argillose della zona ricche di potassio, che conferiscono al prodotto livelli elevati e costanti di gradi brix.
 
LA PRODUZIONE La zona di produzione comprende un’ampia zona della pianura reggiana, e include i centri di maggiore riconoscibilità storica in cui veniva coltivata tradizionalmente l’anguria, come  Gualtieri, Novellara, Santa Vittoria, Poviglio e Cadelbosco di Sopra, Rio Saliceto e Ca’ de’ Frati. L'Anguria Reggiana IGP può essere coltivata in pieno campo e/o ambiente protetto (tunnel piccolo, serra fredda o tunnel piccolo) con copertura in materiale protettivo completamente rimovibile. La semina per la produzione delle piantine da trapianto avviene tra il 10 gennaio e il 31 maggio. Le angurie sono raccolte manualmente a maturazione commerciale grazie all’abilità dei produttori nella raffinata tecnica colturale adottata, che si manifesta in particolare con la raccolta a “stacco”.
 
LA CULTURA Ogni anno a Novellara si rinnova l’appuntamento con “Miss Anguria, la regina della bassa”, la sagra dedicata al cocomero che ogni anno premia il frutto più grande. Per assicurare le qualità del frutto è fondamentale l’abilità al momento della raccolta, o “stacco”. La raccolta deve far sì che al consumo ogni Anguria Reggiana risulti a maturazione completa, con il massimo grado zuccherino e pasta croccante e soda, evitando la sovramaturazione. Il grado di maturazione è indicato dalle caratteristiche visibili della buccia, del picciolo e del cirro, e soprattutto dal caratteristico suono emesso con la “battitura” della mano.
 
IN CUCINA Da consumare fresca, appena tagliata, da sola o come ingrediente di macedonie estive. Ottima con gelato, dolci e torte a base di crema e frutta, è l’accompagnamento ideale di sfiziosi cocktail o bevande fresche.
 
 
LA RICETTA Spiedini di anguria e feta. Basta tagliare l'anguria e la feta a cubetti delle stesse dimensioni, infilzarli negli stecchi per spiedini, aggiungere timo limone (oppure altre erbe aromatiche come menta fresca o rosmarino) e condire il tutto a piacere con una semplice emulsione di olio di oliva, sale, pepe e spezie varie. (cucchiaio.it)
 
 
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IL TERRITORIO La Bassa Reggiana, chiamata anche “Bassa”, è una porzione di territorio della provincia di Reggio Emilia. 10 km comprendenti i comuni lungo il confine lombardo che costeggiano la sponda destra del fiume Po. L'Unione Bassa Reggiana è costituita dai Comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio e Reggiolo per una popolazione complessiva di 72.099 abitanti. La sede dell’Unione è rappresentata da Novellara. Una visita in questi luoghi permette di conoscere alcune piccole capitali governate per secoli da importanti famiglie non solo locali; i Gonzaga, i Bentivoglio, gli Este hanno reso queste città centri di potere lasciando sul territorio, ancora oggi visibili, segni tangibili della loro presenza. Terra di sapori, è possibile incontrare lungo il percorso del “Grande Fiume”, i caseifici dove si produce il Parmigiano Reggiano, le cantine del Lambrusco e case di campagna che custodiscono nelle mansarde le batterie di botti per il rinomato Aceto Balsamico Tradizionale. VISITA REGGIO EMILIA: VAI ALLA GUIDA
 
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