Sutrio, la capitale dell’arte lignea

L’amore per il legno è di casa in uno dei borghi più autentici d'Italia, Sutrio, comune in provincia di Udine, uno degli insediamenti umani più antichi di tutta la Carnia molto amato in estate ed in inverno come meta di villeggiatura. Qui, passeggiando nelle strette vie lastricate contornate da antiche case in pietra, ci si perde ammirando l’abilità manuale degli artigiani intenti nel loro lavoro, tra scultura, intarsio, restauro e lavorazioni di grande pregio.

LA TRADIZIONE La tradizione del legno, a Sutrio, ha radici profonde che si perdono nei secoli: da sempre infatti gli abitanti del luogo hanno fatto tesoro di quelle che sono le risorse della zona dando vita ad attività che hanno caratterizzato l’economia locale del borgo. Nei periodi invernali, data l’inattività agricola dettata dalle avversità climatiche, gli uomini si sono dedicati alla costruzione di attrezzi agricoli in legno, mobili, sculture e bassorilievi, opere d’arte uniche e preziose che hanno fatto il giro del mondo andando ad arricchire palazzi e chiese di ogni dove, un vanto che ha portato Sutrio ad essere chiamato "il paese dell’artigianato".

LE CARATTERISTICHE Il tocco magico dei maestri artigiani si distingue dalla precisione e dalla cura dei particolari, dalle tecniche, dai disegni e dalla manualità che testimonia in lungo retaggio nella falegnameria locale. Nascono così grandi capolavori, motivo per cui questa professione rappresenta un patrimonio culturale molto importante che si tramanda di generazione in generazione con l’intento di raccontare alle nuove leve quelli che furono gli antichi saperi arricchendo però tale bagaglio con aggiornamenti professionali continui che insegnano, oltre all’abile uso delle mani, ad avvalersi di macchinari più sofisticati e moderni.

IL TERRITORIO La tradizione si racconta ogni anno, durante la prima domenica di settembre, in occasione della popolare manifestazione chiamata la “Magia del legno”, evento in cui l’intero paese è in festa: l’aria è gioiosa, tutti cantano allietati dal sottofondo musicale di una fisarmonica e, nei cortili e nelle trattorie, si consumano piatti cari alla tradizione come i cjarsòns, una sorta di agnolotti con ripieno a base di ricotta, spezie, frutta secca, uva sultanina, erbe aromatiche, aromi orientali etc. Spazio anche agli acquisti tra i mercatini e le bancarelle dove trovare sculture artistiche e oggetti d’uso quotidiano, mobili tipici e giocattoli, incisioni decorative e complementi d’arredo. In calendario, per approcciarsi a questo fantastico mondo, corsi di intaglio tradizionale sul legno o di tornitura, incontri internazionali e attività formative, seminari tecnici e storici, visite guidate a stabilimenti locali di produzione del legno, mostre e rassegne. Da segnare in agenda la giornata del 7 settembre, occasione in cui falegnami e intagliatori oltre ad un’ottantina di scultori e artigiani provenienti dall’Italia e dall’estero, prestano il proprio estro creativo per dimostrazioni en plein air sotto agli occhi curiosi del pubblico. Da non perdere inoltre il Presepio di Teno, realizzato nel corso di 30 anni di lavoro da Gaudenzio Straulino maestro artigiano che, con la sua manualità, è riuscito a realizzare una miniatura dell’ architettura e delle attività della Sutrio di un tempo, con le case, la chiesa, le botteghe, i mulini, le segherie e le malghe.

INDIRIZZI Parte integrante della storia di Sutrio la si scopre a piedi, passeggiando per il suo pittoresco centro dove, tra i porticati in pietra, a fare capolino sono piccoli laboratori artigianali. Uno dei punti di riferimento è la bottega del falegname Conte, tutt'oggi rimasta intatta con tutti gli attrezzi di una volta.

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