Nel Lazio c’è un luogo da cui si può ammirare un incantevole panorama che abbraccia tutta la Pianura Pontina, il litorale fino all’isola di Ponza. E’ la cittadina di Norma, che si adagia su un’alta e scoscesa rupe grazie alla quale è stata definita La Tribuna d’onore dei Monti Lepini. Il borgo conserva ancora molti vicoli caratteristici e diversi monumenti, ma i più golosi sanno che devono recarsi in Via Capo dell’Acqua per poter vivere esperienze uniche al gusto di cioccolato. Già, perché l’Antica Norba da oltre 60 anni è famosa per i suoi prodotti tradizionali e da ricorrenza. Si tratta di un’azienda la cui storia inizia nel 1956 quando venne aperto il primo forno artigianale per poi proseguire, con il cambio generazionale, allo sviluppo industriale nel mondo del cioccolato, diventato il business aziendale.
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Ecco quindi che, nel 1995, è stato aperto il primo Museo del Cioccolato in Italia che richiama in ogni periodo dell'anno tantissimi visitatori. Lontano dai rumorosi e inquinati centri urbani e industriali ci si trova immersi nel verde tra i boschi di querce. Qui ha trovato sede l’Azienda Antica Norba che ospita il museo, pronto per accogliere i visitatori nel magico mondo del cioccolato grazie ad un viaggio nella storia: si incomincia infatti dalla civiltà Maya, dove veniva ritenuto La bevanda degli Dei, per poi proseguire sulle orme di Cristoforo Colombo con il cioccolato che arriva in Europa come bevanda esclusiva delle corti imperiali, fino ad arrivare al XX secolo con la sua divulgazione popolare. Si ammirano quindi diversi strumenti Maya, si studiano le indicazioni sulla piantagione di Cacao e si scoprono le confezioni e le pubblicità del primo Novecento, oltre a vedere un’antica fabbrica di Cioccolato completamente ricostruita con macchinari originali. Le antiche stampe pubblicitarie e le vecchie confezioni testimoniano che la passione per il cioccolato è stata sempre parte integrante degli uomini.
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All’interno del Museo possono essere ammirate interessanti collezioni come quelle di Bilance e Cioccolatiere antiche. Oltre a tutto questo il visitatore può ricevere interessanti notizie sulla lavorazione del cioccolato nella sala video. Vengono evidenziate tutte le fasi che dalla pianta, chiamata Theobroma cacao, portavano via via alla lavorazione dei “preziosi semi”. Ecco dunque un esaustivo excursus sulla piantagione, la raccolta, la fermentazione, l’essiccazione, la tostatura e la lavorazione del cacao spiegate dettagliatamente con scrupolosa dovizia di particolari attraverso “gustose” ambientazioni. Una delle parti più apprezzate del museo è La Fonte del Cioccolato, da cui il grande prodotto protagonista sgorga caldo e profumato garantendo una degustazione gratuita. C’è poi un’apposita sala destinata alla “lavorazione diretta” del cioccolato, ovvero un laboratorio guidato in cui i bambini possono realizzare la “propria tavoletta” e portarla a casa: non c’è niente di meglio che un breve corso di cioccolateria e pasticceria per sapere proprio tutto sul cioccolato.