Piccoli gioielli incastonati nella grande penisola italiana, in cui i tesori architettonici, artistici, urbanistici e culturali non mancano certamente: vi proponiamo 3 località italiane, una al nord, una al centro e una al sud, che vale la pena visitare. E perché no, potrebbero essere la meta improvvisata di un Capodanno last minute.
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Bassano del Grappa. La cittadina veneta è un pozzo di storia. Trovandosi al centro di dispute per il dominio delle varie città limitrofe, ha accumulato testimonianze che vanno dai Longobardi alla Repubblica di Venezia. Ma è l'impronta della Serenissima quella più evidente nell'architettura della cittadina, che in numerosi scorci del centro storico ricorda con evidenza la città lagunare. Oltre all'architettura tipicamente veneziana, Bassano offre importanti testimonianze della Prima e della Seconda Guerra Mondiale (fu importante palcoscenico della Resistenza). Uno dei simboli della città è il Ponte Vecchio, noto come Ponte degli Alpini, affacciato sul Brenta, interamente in legno, ricoperto da una tettoia, e poggiante su grandi piloni lignei: il progetto originario fu spazzato via da una piena del fiume così fu chiesto ad Andrea Palladio di rifarlo. Altre volte il ponte è stato distrutto, ma ad oggi è ricostruito secondo il progetto palladiano. Del grande architetto veneto si possono ammirare Villa Angarano, il cui corpo centrale è invece attribuito a Baldassare Longhena, al quale si attribuisce anche Villa Rezzonico, che vanta stucchi di Antonio Canova. Tra le strutture religiose spicca il Duomo, con il pregevole campanile, e la chiesa romanica di San Francesco. Non mancano i castelli, tra cui quello degli Ezzelini, fortificazione medievale la cui torre svetta sullo skyline della cittadina.
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Civita di Bagnoregio. Forse l'avete vista in qualche film, e non avete immaginato che potesse essere un luogo reale. E invece questo borgo nella provincia di Viterbo, sospeso in una dimensione magica e tuttavia reale, è visitabile, nonché abitato - da dodici persone circa. Civita è una frazione del comune di Bagnoregio, da esso staccata, letteralmente, a causa dell'erosione delle rocce su cui poggia: frana dopo frana, la frazione si è ritrovata isolata, e collegata al paese solo attraverso un ponte pedonale. E' tristemente chiamata 'la città che muore', perché l'erosione è destinata a portare via anche lo spuntone di roccia su cui si aggrappa la frazione, che conserva ancora una struttura pittorescamente medievale. La struttura urbanistica del borgo è di origine etrusca, e difatti al di sotto della rupe è stata rinvenuta una necropoli (una delle cui tombe è la famosa Grotta di San Bonaventura), mentre gli elementi architettonici sono medievali e rinascimentali.
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Castellabate e Santa Maria. Nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Patrimonio UNESCO dal 1998) sorge il delizioso paese Santa Maria di Castellabate, frazione del comune di Castellabate che spicca in posizione sopraelevata. La frazione di Santa Maria si affaccia direttamente sul mare (area marina protetta), con una pittoresca spiaggia che si tuffa gradualmente nel mare cristallino, costeggiata dall'antico porticato e approdo delle imbarcazioni. Ai lati della piccola baia di Marina Piccola sorgono le pittoresche Torri costiere, erette con funzione difensiva, e nei pressi del paese si trovano diversi siti archeologici, come i resti di un porto romano che affiora dal mare di San Marco, frazione che ospita anche una necropoli, anche se la maggior parte delle tombe rientrano in aree private. Se non bastassero questi scorci marittimi suggestivi a rendere la visita speciale, inerpicatevi verso Castellabate, che vanta un centro storico medievale al quale si accede da cinque porte di cui la più panoramica sorge sul Belvedere, una terrazza a strapiombo sul mare da cui si ammira tutto il Golfo di Salerno, per poi arrampicarsi lungo i viottoli e le scalette che abbracciano il Castello dell'Abate, fortezza del 1100 i cui sotterranei sono accessibili al pubblico.
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