Palazzo della Signoria è conosciuto dai più come Palazzo Vecchio: simbolo del potere civile di Firenze, venne eretto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo per ospitare i Priori delle Arti e il Gonfaloniere di Giustizia, quello che era l’organo di governo supremo. Durante il corso dei secoli fu ampliato e trasformato e quello che si ammira oggi è il frutto delle ristrutturazioni eseguite durante il XVI secolo, quando divenne reggia ducale per volere di Cosimo I de’ Medici. Quando la corte medicea si trasferì a Palazzo Pitti continuò comunque ad ospitare vari uffici governativi fino a quando, nel 1871, divenne la sede del Comune di Firenze. E’ indubbiamente un luogo denso di storia, che per questo risulta particolarmente affascinante anche perché custodisce al proprio interno segreti in buona parte non ancora svelati.
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E’ ricco infatti di stanze e passaggi nascosti, piccole porte e simboli sulle pareti. Per questo sono stati istituiti dei tour guidati, chiamati non a caso “Percorsi Segreti”, che conducono alle stanze private che sono solitamente inaccessibili, ovvero quelle di Cosimo I, mecenate del Granducato di Toscana, colui che volle i fastosi decori per la sua reggia. Le pareti affrescate nel Salone dei Cinquecento sono solo quello che di più noto si può ammirare. In realtà esistono luoghi privati dove il Granduca e il figlio Francesco I erano soliti ritirarsi in privato lontani dai doveri pubblici. Ci fu l’intervento del Vasari per realizzare uno studiolo dove Francesco si dedicava all’alchimia: collegato alla camera del padre, conservava oggetti preziosi provenienti da ogni parte del mondo legati ad ogni tipo di scienza e di superstizione. Decorato tra il 1570 e il 1575 da un gruppo di artisti guidati da Giorgio Vasari, è interamente rivestito di pitture allusive al rapporto tra Arte e Natura e ai materiali delle rarità che venivano conservati negli armadi nascosti all’interno delle pareti.
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Uno di questi pannelli si apre su una porta di accesso a un’altra piccola stanza utilizzata come studiolo o tesoretto dal duca Cosimo, decisamente più piccolo. Ecco dunque che, una volta all’interno, si svela quell’ingegnosa combinazione di quadri e soggetti mitologici dietro ai quali si nascondono armadi con passaggi segreti grazie al tour dei Percorsi Segreti che, tra le altre meraviglie, permette di giungere fin sotto i tetti del palazzo e affacciarsi sulle capriate che sostengono l’imponente soffitto del Salone dei Cinquecento. E che permettono anche di scoprire le via di fuga diretta dal Palazzo: la più celebre di tutte è il Corridoio Vasariano che congiunge Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando attraverso la Galleria degli Uffici e sorvolando Ponte Vecchio.