Arezzo, tra i suoi tanti tesori, custodisce un raro esempio europeo di orologio astronomico del Cinquecento ancora in funzione e l’unico in Italia per dimensioni e meccanismi. Si tratta dell’orologio astronomico che venne aggiunto al già bel palazzo della Fraternita dei Laici, edificio simbolo di Piazza Grande. Con tutta probabilità si tratta dell’ultimo al mondo ancora a carica manuale. Venne costruito nel 1552 dal mastro orologiaio Felice di Salvatore da Fossato, e si trova nella vela campanaria del palazzo: leggenda vuole che il suo creatore sia stato accecato o addirittura assassinato dai committenti ad opera compiuta per non farla riprodurre altrove.
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Sorprendente è proprio il fatto che l’orologio mantenga le sue funzioni specifiche dopo secoli e faccia sentire ancora i suoi rintocchi. È azionato da una ricarica manuale giornaliera che mantiene il moto perpetuo grazie all’azione di corde lunghe e contrappesi, a cui sono legati dei massi, che muove un'unica lancetta che indica le ore e le mezze, e attiva i tiranti legati alle campane per l'annuncio pubblico del tempo che scorre. Il meccanismo muove anche Sole e Luna che ruotano attorno alla Terra, fissa nel centro secondo la visione tolemaica. E la Luna, una sfera nera e oro, gira anche su se stessa per indicare al popolo quando raccogliere o seminare a seconda delle sue fasi. A regolare le precisione dell’indicazione dell’ora c’è anche una meridiana utilizzabile a mezzogiorno ogni giorno dell’anno, anche se ha perso la sua funzione originale con l'aggiunta del pendolo. L’orologio deve essere ricaricato giornalmente con un’apposita manovella che riavvolge le funi con i contrappesi, generando cosi il movimento della macchina.
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In occasione della visita guidata che inizia alle 16:30 viene ricaricato ogni giorno alle 17. Complesso è anche il modo in cui suonano le campane. Dopo il restauro del 1998 quella grande centrale batte alle ore, di sei in sei, e ripete alle mezze ore. Quella di sinistra, del 1300, suona a tutti i quarti d’ora con un rintocco al primo e al secondo quarto d’ora, due rintocchi al terzo e al quarto, mentre la campana di destra, del 1551, accompagna la prima ogni quarto. La torre campanaria ospita anche un terrazzo panoramico dalla vista mozzafiato sulla piazza e sulla città antica: da qui è possibile vedere i maggiori monumenti come il campanile della Pieve di Santa Maria, la Cattedrale e la torre del Palazzo del Comune.