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Il distretto del casalingo
Negli anni Sessanta Omegna divenne ‘capitale’ di un polo industriale dinamico e all’avanguardia rispetto alla scena europea. Qui nacquero aziende produttrici di caffettiere (Bialetti), di frullatori, piccoli elettrodomestici, tostapane, fornetti elettrici, pentole (Girmi, Lagostina), posate (Calderoni), giocattoli (Cardini). Oggetti che stavano letteralmente cambiando il modo di vivere delle famiglie italiane, e che in pieno boom economico portavano nelle case nuove comodità creavando un legame di fiducia indissolubile tra i consumatori e i grandi nomi della produzione italiana.
Il centro di Omegna
Con l’avvento della globalizzazione, che ha aperto ad un mercato in cui le piccole e medie aziende, per quanto ‘solide’, non potevano reggere il confronto con i giganteschi competitor internazionali, il mito del 'distretto del casalingo' cominciò a vacillare. Molte realtà hanno chiuso, altre hanno dovuto entrare a far parte di multinazionali per sopravvivere. Ma c’è un’azienda che ha resistito, e resiste ancora oggi, perché ha saputo trasformare il ‘classico’ casalingo in oggetto di design, ritagliandosi una nicchia di mercato che le ha garantito un nuovo percorso commerciale: Alessi.
Per scoprire di più sulla storia del distretto dei casalinghi di Omegna e del Cusio si può visitare la Fondazione Museo Arti e Industria Forum. Trovate maggiori informazioni a questo link.
Le icone del mondo Alessi
Un marchio che identifica da un lato la qualità, dall’altro l’innovazione, la creatività, lo stile. Nata nel 1921, Alessi si caratterizza per la spiccata capacità di “rendere straordinario l’ordinario”, trovando un perfetto equilibrio tra funzionalità ed estetica, anche grazie alla collaborazione dei più grandi designer e creativi del nostro tempo. Egregio esempio è l’iconico Juicy Salif, lo spremiagrumi progettato da Philippe Starck nell’88 ancora oggi icona del marchio. Un oggetto immediatamente riconoscibile, un corpo unico in alluminio che ricorda un essere alieno (un ragno?) con le sue 3 gambe sottili e lo spremi agrumi a forma di goccia a cui manca il classico contenitore, perché si spreme direttamente sul bicchiere.
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O come non riconoscere subito la fruttiera Mediterraneo, in cui il corallo si fa emblema del mondo sottomarino si materializza nel metallo, o l’apribottiglie Parrot, disegnato da Alessandro Mendini, un cavatappi pratico e maneggevole che ricorda il profilo di un pappagallo?
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Altre icone del mondo Alessi? Lo schiaccianoci Nut Splitter, in acciaio pressofuso e dall’iconica forma a cuore: lo trovate qui
La caffettiera Pulcina, progettata da Michele De Lucchi, sviluppata assieme a illycaffè, che racchiude una piccola innovazione, e sa interrompere l'erogazione della bevanda al momento giusto, prima che il caffè acquisti un retrogusto amaro. Scopritela a questa pagina
Il servizio sale e pepe Lilliput, simpatico elemento in termoplastica che arreda la tavola: lo trovate qui
L’iconico motivo Girotondo su un vassoio multifunzione (porta frutta, porta pane) in acciaio inox si trova a questo link
Omegna e il Lago d’Orta
Cosa vedere a Omegna? Situata sull'estremità settentrionale del Lago d'Orta, Omegna è attraversata dalla Nigoglia, torrente che esce dal Lago d’Orta e va a tuffarsi nello Strona. Passando per Omegna crea innanzitutto degli scorci assai pittoreschi e romantici, anche grazie alla passeggiata pensile che è stata costruita lungo il breve tratto cittadino. Ma si rende anche protagonista di un curioso fenomeno: scorre ‘al contrario’, ovvero verso nord, dando l’impressione di dirigersi verso le Alpi anziché la Pianura. Omegna è anche la città Natale di Gianni Rodari, a cui è dedicato un polo culturale e ludico chiamato Parco della Fantasia.
Orta San Giulio
Tuttavia, dal punto di vista del turismo la maggiore attrazione del Lago d’Orta è senza dubbio il borgo di Orta San Giulio, considerato uno dei più belli d’Italia. Un luogo a dir poco fiabesco, di cui vi abbiamo parlato più approfonditamente in questo articolo.
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