Continua l’atmosfera di San Valentino in territorio belga: la città di Mons, infatti, è pronta ad ospitare dal 24 febbraio al 3 marzo la nona edizione del Festival Internazionale del Film d’Amore. Si tratta di una competizione internazionale interamente dedicata al genere romantico con film, anteprime, incontri, serate interculturali, esposizioni, spettacoli ed anche un Cine Village allestito per incontrare cinefili, attori e registi. Ma la Capitale Europea della Cultura targata 2015, nota soprattutto per le vicende belliche relative alle guerre mondiali, riesce ad offrire scorci particolarmente suggestivi anche al di fuori degli schermi.
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Come quelli della Grand Place, cuore pulsante contornato da cafè alla moda e palazzi d’epoca, che si può iniziare a visitare dalla mattinata: qui sorge lo splendido Hotel de Ville, il municipio risalente alla metà del XV secolo anche se modificato in parte nel Settecento. Sul lato sinistro del portale d’ingresso tramite il quale si accede al bel giardino interno fa bella mostra di se una scimmietta di ferro, Singe du Grand Gard, a cui bisogna accarezzare la testa per far realizzare i propri desideri. Dalla piazza si dipartono alcuni suggestivi vicoli che raggiungono la cima della collina, luogo dove un tempo sorgeva la fortezza originaria oggi scomparsa: al suo posto si ammira invece il beffroi, ovvero la torre civica barocca alta 80 metri e sormontata da piccole cupole nere e dorate, Patrimonio Unesco. Riscendendo dalla collina lungo il versante occidentale si trova la Collegiale Sainte-Waudru, imponente chiesa quattrocentesca che custodisce il Car d’Or, il cocchio dorato per il trasporto del reliquiario appesa sopra l’altare.
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Il pomeriggio si può scegliere di visitare i musei più importanti, come il Musee Francois Duesberg, con collezioni di oggetti del tardo Settecento come porcellane, caffettiere, orologi dorati; il BAM che con il suo moderno cubo di vetro contrasta nettamente con gli edifici che lo circondano. Qui si possono ammirare prestigiose mostre temporanee di arte del tardo Novecento. Il giorno successivo ci si può dedicare ai dintorni di Mons: ad appena 3,5 chilometri sorge Cuesmes, un villaggio campestre dove si trova la Maison Van Gogh, la casa in cui visse Vincent Van Gogh scoprendo qui le sue attitudini per la pittura. Poco oltre c’è Frameries, sede di un ex miniera di carbone chiusa nel 1961 ed oggi pregevole testimonianza di architettura d’archeologia industriale: il complesso conserva una torre d’estrazione alta 60 metri, un silo di gigantesche dimensioni ed una vecchia ferrovia e vi è stato allestito un museo laboratorio dedicato alla scienza, il Pass.