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Israele fortezza di Masada

Israele, a Masada con Erode il Grande

Quella che in origine era una fortezza inespugnabile oggi è uno dei più importanti siti di Israele

Alba a Masada
©iStockphoto
Masada, veduta all'alba
MASADA
Ad un’ora di macchina da Gerusalemme, Masada era un’antica fortezza eretta a 400 metri di altitudine sul Mar Morto per volere di Erode il Grande. Aveva un perimetro di un chilometro e mezzo, mura alte 5 metri e circa 40 torri che raggiungevano un’altezza di oltre 20 metri rendendola inespugnabile. I reperti archeologici di Masada sono uno scrigno di storia: la zona è infatti dichiarata Parco Nazionale e, nel 2001, il sito è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Ma è interessante anche dal punto di vista naturalistico, essendo situato su un altopiano che offre una vista mozzafiato sul Mar Morto e il deserto della Giudea. Nel 70 d.C. Gerusalemme venne totalmente distrutta dall’esercito romano guidato da Tito Flavio, figlio di Vespasiano. Solo la roccaforte di Masada resistette altri 3 anni grazie agli Zeloti, il gruppo più conservatore tra le fazioni giudaiche che guidavano la rivolta contro Roma, che vi si rifugiò: Masada venne conquistata nel 73, episodio che segnò la conclusione della prima guerra giudaica con il tragico episodio del suicidio di massa. Piuttosto che cadere nelle mani del nemico, infatti, il condottiero e sommo sacerdote zelota Eleazar Ben Yair ordinò a tutte le 1000 persone che abitavano a Masada, compresi donne e bambini, di uccidersi scegliendo la morte all’oppressione romana. Dopo la sua presa, la roccaforte rimase in mano ai romani fino a tutta l’epoca bizantina, periodo in cui venne abita da monaci cristiani che vi fecero costruire una basilica. Dopo l’invasione araba il luogo venne abbandonato per essere riscoperto un secolo e mezzo dopo. Oggi è uno tra i più importanti siti archeologici di Israele grazie agli scavi compiuti negli Anni Settanta del Novecento.

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IL SITO 
Camminando da una rovina all’altra, si può immaginare la vita quotidiana di questo piccolo ma forte gruppo di Ebrei Zeloti che resistette per ben tre anni alle legioni Romane. Numerose rovine sono state ricostruite da archeologi esperti e linee disegnate sulla pietre indicano dove sono state fatte le aggiunte. Dalle cucine ai bagni rituali, dalla sinagoga alle case, si possono scoprire le abitudini della comunità ebraica che viveva isolata in questo rifugio. Si ammirano i resti dell’antica fortezza, i segni dei campi militari romani, alcuni mosaici di notevole qualità, e anche i massi di pietra lanciati dalle catapulte. Ci sono due opzioni per raggiungere Masada a piedi: lo Snake Path e la Roman Ramp. Il Sentiero del Serpente è il più antico dei due percorsi, quello che ai tempi di Re Erode era l’unica via di accesso e quindi impervio, tortuoso e scivoloso. In alcuni tratti è molto pendente, in altri ci sono scale e in altri ringhiere. La via per chi non se la sente di intraprendere la passeggiata di circa un’ora per arrivare in cima è quella di prendere la funivia, che però non funziona prima delle 8. Conviene arrivare in cima prima dell’alba per avere di fronte il meraviglioso panorama dell’alba  con vedute a 360°
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