E’ un evento che ha origine dai concerti sinfonici che fin dal 1883 si tenevano nel palazzo di Carlo V e che risale al concorso di Cante Jondo svoltosi nella piazza degli Aljibes dell’Alhambra nel 1922, con la partecipazione di figure di rilievo come Federico García Lorca, Manuel de Falla, Ramón Gómez de la Serna, Santiago Rusiñol e altri intellettuali e artisti del tempo. Il Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada è pronto ad ammaliare abitanti e turisti dal 21 giugno al 12 luglio.
Si tratta di uno dei più importanti e prestigiosi appuntamenti culturali spagnoli, in scena nei palazzi dell’Alhambra e presso i principali monumenti della città, in chiese, parchi e in alcuni dei più suggestivi patii di Granada. La prima vera e propria edizione del festival ha visto la luce nel 1952 con il nome Primer Festival de Música y Danza Españolas realizzato con l’intento di attrarre compagnie di danza internazionali, diffondere l’arte e le tradizioni spagnole e istituire corsi speciali di ricerca sulla musica ispanica. Ecco quindi una serie di spettacoli artistici di qualità, che offrono al visitatore un’esperienza completa turistica e culturale per vivere al meglio la bella città andalusa.
Il programma di tre settimane comprende rappresentazioni operistiche, concerti di musica da camera, rappresentazioni divertenti ed educative per bambini e famiglie che si alternano a spettacoli di Flamenco, ballo tipico dell’Andalusia dichiarato Patrimonio Immateriale dell’Umanità, ciascuno con una propria location. I concerti delle grandi orchestre sinfoniche nel Palazzo di Carlo V, gli spettacoli di danza presso il teatro all’aperto dei Giardini del Generalife, i recital nel cortile degli Arrayanes dell’Alhambra, i concerti mattutini nelle chiese e gli edifici storici di Granada e i "notturni di flamenco" e le musiche del mondo nei quartieri tipici dell’Albaicín e Sacromonte, che ogni anno attraggono più di 30.000 persone.
Sono due zone tipiche della città, suggestive anche di giorno: si tratta dell’antico quartiere moresco e il quartiere gitano di Granada. Si può optare per una passeggiata mattiniera dal Paseo de los Tristes, il lungofiume, e proseguire in direzione del Sacromonte. Qui ci sono le famose case-grotte abitate dalla comunità gitana, molte delle quali oggi sono state trasformate in locali, discoteche e bar dove si balla il flamenco. Percorrere la strada in salita è davvero suggestivo, in quanto si apre sulla destra una vista panoramica sull’Alhambra: poi si può scegliere se arrivare in cima fino all’Abbazia del Sacromonte e al museo, oppure cambiare rotta e dirigersi verso il Mirador de San Nicolás, una splendida terrazza non a caso definita come la “più bella finestra di Granada”, davvero mozzafiato soprattutto al tramonto.
La passeggiata prosegue scendendo verso la città, inoltrandosi nel pittoresco quartiere moresco dell’Albaicín, Patrimonio dell’Unesco dal 1994. Si può arrivare a visitare la Cattedrale nel pomeriggio, per poi girarne i dintorni durante la serata, con i vicoletti e le piazze fiorite che offrono l’imbarazzo della scelta per quel che riguarda la cena. Per chi ama il pesce a Plaza Pescaderia 14 il Ristorante Mariasqueria Cunini (www.marisqueriacunini.es) offre piatti superlativi in un ambiente elegante: da provare la maestosa Caldereta de arroz, pescado y marisco, imponente zuppa di pesce con riso in brodo.
Il giorno successivo va dedicato ovviamente all’Alhambra, meglio prenotando la visita in anticipo sul sito. La visita comprende l’ingresso ai meravigliosi giardini del Generalife, all’Alcazaba, al Palazzo di Carlo V sede del Museo dell’Alhambra e del Museo de las Bellas Artes e dura circa 3 ore, ricordandosi che per i Palacios Nazaíres vige la regola di attenersi all’ora indicata sul biglietto.
Nelle vicinanze una sosta pranzo rilassante potrebbe essere sulla terrazza de La Mimbre (Paseo del Generalife, Bosques de la Alhambra; tel: 0034/ 958 222276; www.resttaurantelamimbre.es), che propone vari piatti a base di carne, pesce e prosciutto. Il pomeriggio è da dedicare ad altre attrazioni, come la Cappella Reale, il Monastero de la Cartuja, il Monastero di San Geronimo e il Parco della scienza.
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DUBLINO, ESTATE 2013 A SUON DI MUSICA