Ai Caraibi e a Montecarlo, in California e a Londra, a Las Vegas e nel Southwest statunitense Carlo ed Enrico Vanzina c'erano già stati, perché non approfittare di una tendenza recente per raccontare i nostri compatrioti e i loro nuovi gusti e per fare un nuovo viaggio Oltreoceano? Il risultato è Miami Beach, ultima fatica dei due fratelli cineasti romani decisi a raccontare "una delle mete preferite dagli italiani negli ultimi anni". Ovviamente in forma di commedia, al solito, ma senza per questo trascurare di mostrare le interessanti e lontane cornici che da sempre fanno da sfondo a situazioni romantiche ed equivoci imbarazzanti...
Il tutto, pensando a quanto sempre più spesso i nostri giovani - e non solo loro - si ritrovino a sognare all'estero quello che in Italia non sembrano più trovare: ottimismo, divertimento, sentimenti e voglia di vivere. "Attirati dal sole, dalle spiagge e dal clima tropicale 12 mesi all’anno, gli italiani sbarcano sempre più numerosi nella capitale della Florida - dichiarano i due. - Ora nelle strade di South Beach spesso si sente parlare italiano. E lungo Lincoln Avenue, la strada principale di Miami, è tutto un pullulare di ristoranti italiani". E da questo tipo di considerazioni sono partiti per inventare nuove avventure e parlare di una (a loro ben nota) "certa fauna di italians emigrati sotto al sole della Florida".
Le riprese del film sono terminate lo scorso autunno, e anche in questo caso hanno potuto fruire della solita 'finzione scenica' tanto cara ai produttori costretti a mettere a bilancio i viaggi necessari alla troupe per girare 'on location'. "Molte riprese sono state effettuate vicino Sabaudia - ha raccontato Vanzina - dove c'è una palude che somiglia all'Amazzonia, infatti è praticamente impossibile distinguere le scene girate a Miami da quelle girate in Italia". Ovviamente escludendo da questo novero quelle di inizio settembre ambientate nell’aeroporto San Francesco D’Assisi di Perugia (che aveva da poco ospitato anche Raoul Bova e Sarah Jessica Parker).
Ed escludendo anche la "piccola parte delle scene in Florida" di cui sempre i due fratelli romani hanno assicurato la presenza nel loro film… "Nella sceneggiatura abbiamo ambientato molte scene in posti alla moda, - raccontano: - il ristorante 'Casa Tua', il mitico 'Hotel Pelican' su Ocean Drive, l’arena dell’Ultra Music Festival e poi le spiagge di South Beach, la famosa passeggiata del lungomare, la Lincoln Avenue, Downtown, l’Art District, le ville da sogno di Coral Gables e infine le famose Everglades, la landa desolata popolata dagli alligatori! Tutto questo fa di “Miami Beach” un film ricco, colorato, allegro, pieno di musica latina che cerca di trasmettere la vitalità di Miami", una città ricca di adrenalina, dove "si respira energia, buonumore, spensieratezza, voglia di divertimento" e dove "il Sogno Americano è ai massimi". E fa venire voglia di viverlo, viaggiando fino a lì! D'altronde come i Vanzina ci ricordano, "forse sono solo sogni, ma dei sogni è fatta la vita. Se non si sogna, si è morti".