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Roma location film All roads lead to Rome Sarah Jessica Parker

Giro d'Italia con Raoul Bova e Sarah Jessica Parker 

Nel film All Roads lead to Rome della AMBI Pictures un'Italia indefinita e magnifica, da decifrare e riscoprire

AMBI Pictures
In All Roads lead to Rome si parte da New York, per una volta, invece di fare il percorso inverso; per cui chi avesse una immediata nostalgia nel vedere le immagini di Central Park, dell'Empire State Building, della sesta strada e della Freedom Tower del nuovo World Trade Center dovrà farsene una ragione. è d'altronde molto esplicita la mission del film sin dal montaggio veloce tra il JFK di Brooklyn e il volo Alitalia che porta in Italia la leggendaria Carrie di Sarah Jessica Parker, insieme alla figlia (nella finzione) Summer, che con i suoi capelli rosa dà un tocco di colore a tutto il film accompagnandoci nel doppio viaggio verso Roma.

Un viaggio indefinito, che non sarebbe facile decifrare affidandosi solo alle immagini, ma che proprio per questo intende raccontare una Italia mitizzata, quasi favolistica e di certo bucolica, che potrebbe essere tanto quella sognata da molti quanto quella che circonda molte delle nostre città. E infatti, per quanto l'obiettivo finale sia ben chiaro (e successivamente raggiunto), nel percorso è un piacere perdersi tra valli, mari, spiagge, ville e campagne insieme a Raoul Bova - protagonista e proprietario di una galleria d'arte a Firenze, scelto dalla Parker anche per aver fatto insieme una pubblicità della GAP anni fa - e Claudia Cardinale (in splendida forma e agguerritissima), Nicolas Vaporidis e Shel Shapiro (seppure entrambi in ruoli minori).

Poche settimane di riprese nelle quali però la Parker e i suoi compagni di lavoro hanno avuto comunque modo di godere delle stesse bellezze che mostravano, oltre a più di un momento di relax, a base di buon cibo e ottimi gelati. "Non ho visto molto - ha ammesso sconsolata la popolare Carrie parlando dell'Italia e delle zone che l'hanno ospitata. - Soprattutto i dintorni di Roma direi, più che la città. E Perugia. Ci siamo stabiliti a Viterbo per molto tempo, e non abbiamo potuto fare avanti e indietro con Roma. Ma è stato interessante. Ho conosciuto la famiglia dell'albergo dove eravamo, una famiglia davvero carina, amabile e fantastica" (per la gioia del Relais Villa Rossi Danielli). "Quando poi siamo stati a Roma, avevo trovato un piccolo appartamento davvero meraviglioso, per niente eccessivo e che dava su una splendida chiesa, di Santa Maria Maddalena, dal quale potevamo andare a piedi ovunque, godendoci i weekend liberi".

Ricostruendo il percorso la confusione rimane, salvo che le scene girate approfittando della pazienza degli impiegati dell'Aeroporto di Perugia (e degli stessi passeggeri, ovviamnte), dove sono state girate le prime scene. Le uniche in Umbria, stando a quanto dichiarato. E quando reso evidente dal resto dei paesaggi, marittimi in molti casi. Le vicine Firenze e Pisa vengono citate (anche dai cartelli stradali che incontriamo), ma sono viterbese e tuscia - come detto - a farla da padrone in tutta la parte di film dedicata all'inseguimento delle due fuggitive da parte della coppia Bova-Parker.

Via via ci siamo lasciati alle spalle splendide ville di provincia (come la Villa del Cardinale/Hotel Castel Vecchio di Rocca di Papa, visitata verso la fine del novembre 2014, o Il giardino e la Dimora alle porte del Parco dei Mostri di Bomarzo, dove il ristorante di Bagnaia I Giardini di Ararat ha organizzato il buffet di fine riprese a base di prodotti locali e a Km 0, come i formaggi dell'Azienda agricola Pira, pane e pizza di Biscetti, l'Olio Tamia, i lamponi dei Monti Cimini, le carni dell'Azienda agricola Fanti di Bomarzo e i vini Le Lase) e magnifici paesaggi lacustri dei laghi di Albano e Martignano, prima di spostarci sui set naturali dei quartieri cittadini di Trastevere (dove l'attrice americana sembra aver apprezzato la carbonara della famosa Taverna Trilussa, dopo aver ampiamente girato per la città, facendo shopping nel popolare mercato di Via Sannio o scoprendo le delizie dei nostri gelati presso Lemon Grass in Via Ottaviano) e del Ghetto di Roma.

Una conclusione imprescindibile e dovuta, che ha voluto sfruttare le cartoline più celebri della Città Eterna - come la Fontana dell'Acqua Paola del Gianicolo ormai resa paradigmatica da La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino e il Lungotevere Castello davanti al Mausoleo di Adriano (o Castel Sant'Angelo), il Ponte Palatino (noto anche come Ponte Inglese), l'Isola Tiberina e il Colosseo, San Pietro, L'Altare della Patria e Piazza Navona - prima di un originale e sorprendente Gran Finale presso la Chiesa di Santa Caterina dei Funari e poi sull'Aventino, nella splendida terrazza del Giardino degli Aranci. "Stavamo cercando una commedia romantica e abbiamo capito immediatamente di aver trovato esattamente quello che cercavamo appena finito di leggere la sceneggiatura di Tutte le strade portano a Roma" avevano dichiarato i produttori, chissà che non possa dire lo stesso il pubblico che lo vedrà.


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