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Viterbo: a Villa Lante si segue il flusso dell'acqua

L'acqua fa da filo conduttore alla visita di questa villa in cui si fondono arte e natura

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Courtesy of ©Roberto Ferrari/Wikipedia CC BY SA 2.0
La Fontana dei Mori
Con i suoi oltre venti ettari tra parco e giardino, Villa Lante è uno dei migliori esempi di fusione tra paesaggio ed architettura di tutta la zona del Viterbese. La provincia di Viterbo è come un grande scrigno colmo di splendidi castelli e dimore storiche, ma questa villa rappresenta un vero e proprio esemplare unico. In nessun altro luogo, infatti, è possibile ammirare questa interazione perfetta tra arte e natura. Ed anche solo per questo motivo meriterebbe una visita. Incastonata a sud del pittoresco borgo medievale di Bagnaia (a quattro chilometri da Viterbo) alla cui piazza principale è collegata attraverso tre assi viari, la villa colpisce per la predominanza dei giardini rispetto alle opere architettoniche, che si riducono a due semplici edifici quadrangolari gemelli costruiti in momenti differenti, posti simmetricamente rispetto all'asse centrale del giardino delineato da un suggestivo percorso d'acqua.

E' proprio l'acqua, infatti, il tema principale di questo giardino incantevole. L'acqua che lo attraversa ed emerge da fontane, siepi, terrazze e giochi spettacolari facendo da filo conduttore alla visita della Villa, portata a termine nella seconda metà del XVI secolo ad opera, probabilmente, dell'architetto Jacopo Barozzi da Vignola per volere del cardinale Gian Francesco Gambara. A scandire il percorso è un bellissimo ruscello che sgorga dall'alto di una roccia per poi seguire dolcemente il declivio del pendio incorniciato da un motivo in piperino che raffigura le chele di un gambero (emblema della famiglia Gambara) che formano una sorta di catena d'acqua, da cui il nome di Fontana della Catena. L'acqua si riversa nella splendida Fontana dei Giganti che raffigura la personificazione dei fiumi Tevere ed Arno a simboleggiare i rapporti tra il papato romano e la famiglia Medici a Firenze.

Si incanala, poi, al centro di una grande tavola di piperino detta "Mensa del Cardinale" perchè si dice fosse usata per tenere in fresco la frutta e la verdura servite durante i pasti degli illustri proprietari. Il suo percorso prosegue fino alla bellissima Fontana dei Lumini che prende il nome dai piccoli zampilli che l'adornano e che ricordano tante piccole candele. Ma il culmine di questo splendido viaggio all'insegna dell'acqua è la monumentale Fontana dei Mori che emerge da una complessa geometria di siepi sempreverdi e statue di piperino. Si presenta come un grande specchio d'acqua di forma quadrangolare suddiviso in quattro bacini adornati da una barca con un putto zampillante e delimitati da eleganti balaustre. Al centro si erge un triplice cerchio di vasche che culminano con il gruppo dei Quattro Mori che sorreggono lo stemma di papa Sisto V.

Ma l'intero giardino è un trionfo di magnifiche fontane e giochi d'acqua. Da non perdere la splendida Fontana di Pegaso all'ingresso, quella dei Delfini e quella del Diluvio. Così come una piacevole visita al grande parco, annesso solo in parte alla villa e ben distinto dal giardino formale con il quale mantiene, però, un sostanziale rapporto tematico basato sull'acqua, presente in numerose fontane adornate da sculture in piperino. Grazie ai numerosi sedili che punteggiano i 18 ettari della sua superficie, è un piacere, durante la passeggiata, concedersi qualche piccola sosta per soffermarsi ad ammirare la natura rigogliosa e le belle installazioni.

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