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Un Gran Paradiso per sole donne

Weekend in rosa all'insegna delle iniziative dedicate al gentil sesso tra ciaspolate, passeggiate nella neve, sfiziose degustazioni e relax in centro benessere

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©Marcella Ballara-opera propria ID007021278-licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
Tramonto sul Gran Paradiso
Risale alla metà del XIX secolo la volontà di proteggere i territori del Gran Paradiso, popolati dallo stambecco, una specie a rischio di estinzione che re Vittorio Emanuele II desiderava salvaguardare. Ed è così, con l'istituzione della Riserva Reale di Caccia che comincia la lunga storia della tutela di questa area alpina e della natura che custodisce. La riserva divenne ben presto un Parco Nazionale e nel corso dei decenni la zona protetta venne ampliata sino a raggiungere l'estensione attuale. Oggi i frutti dell'impegno profuso nella salvaguardia di questi monti, delle specie che li popolano e dei borghi che li punteggiano sono ancora ben visibili e grazie alle numerose iniziative dedicate alla scoperta e all'esplorazione del Parco, ognuno può godere del piacere unico di visitare una terra splendida ed incontaminata in maniera gradevole e divertente.

Ogni escursione riserva sorprese uniche. Piante ed animali rari e bellissimi rendono ogni passeggiata un'esperienza affascinante. Si osserverà lo splendido stambecco, simbolo del parco, e se ne se apprenderanno le abitudini. Si scoprirà che i maschi, dalle corna lunghe e possenti, vivono tutti insieme in piccoli gruppi, mentre i piccoli e le femmine, dalle corna più corte, formano branchi separati. Si scorgeranno tenere marmotte che, durante l'inverno, scavano lunghe gallerie nel terreno per rifugiarsi mentre cadono in letargo. Si alzeranno gli occhi al cielo e si ammireranno favolose aquile reali, mentre, con il sopraggiungere della primavera, sarà più semplice e piacevole distinguere le numerose specie vegetali che costituiscono la flora del Parco, dai robusti larici, unica conifera a perdere gli aghi durante l'autunno, alla candida stella alpina con la sua morbida peluria che protegge la superficie delle foglie, sino al giglio di monte, che è stato scelto come simbolo del giardino botanico Paradisia di Valnontey, vicino Cogne.

Immersi tra queste meraviglie della natura, fanno capolino numerosi villaggi e alpeggi, preziose testimonianze della civiltà pastorale e della sua lunga storia su queste montagne che l'ha vista entrare in contatto con culture differenti, come quelle d'oltralpe e quella di pianura, senza mai perdere, però, la propria identità. Sul versante piemontese del Parco si scopriranno le caratteristiche costruzioni realizzate soltanto con la pietra, mentre su quello aostano si noteranno le graziose abitazioni fatte di pietra e di legno, con la stalla al piano più basso, l'abitazione al primo piano ed il fienile in cima, in modo da mantenere al caldo le stanze in cui vivevano le famiglie dei pastori.

Le località disseminate sul territorio sono particolarmente graziose e caratteristiche e fanno da punto di partenza di numerose escursioni e visite guidate che settimanalmente arricchiscono di attrattive le attività del Parco. Ogni weekend propone differenti itinerari a tema, diurni o notturni, e adatti ad ogni preferenza, sia sul versante piemontese che su quello aostano. In occasione della Festa della Donna, poi, la scelta si fa ancora più vasta, grazie alle divertenti iniziative pensate proprio le più avventurose rappresentanti del gentil sesso che scelgono di trascorrere la giornata a loro dedicata all'insegna della natura.

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In Valle d'Aosta, a Rhemes Notre Dame, con partenza in località Chanavey, grazie all'evento Ciaspole in Rosa, tutte le partecipanti potranno affondare le ciaspole nei pascoli ancora innevati e, al termine della passeggiata, gustare uno sfizioso aperitivo tipico e godersi piacevoli momenti di relax presso il centro benessere Le Bien Etre, presso l'albergo Granta Parey. Mentre sul versante piemontese, a Ceresole Reale, in provincia di Torino, l'itinerario Mimose di Montagna conduce le donne di ogni età alla scoperta, ciaspole ai piedi, di magnifici paesaggi ancora innevati ma già baciati dal primo sole di primavera, per poi proseguire il piacevole pomeriggio in rosa con una merenda a base di dolcetti del Canavese ed un corroborante bagno turco presso l'Hotel Blanchetti.

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