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Parchi Torino: Parco Giacomo Leopardi

Torino, i rifugi antiaerei di Parco Giacomo Leopardi

Durante la Seconda Guerra Mondiale Parco Giacomo Leopardi è stato il più importante nella storia della città

Rifugi antiaerei
©Museo Torino
Ingressi dei rifugi antiaerei 
Su Corso Moncalieri, a Torino, si trova il Parco Giacomo Leopardi, che estende per circa 68.200 mq. Non è uno delle più conosciute zone verdi, ma si tratta del parco collinare più importante nella storia della città poiché qui, dal 1940 al 1945, sono state accolte centinaia di persone che si proteggevano dalle bombe. Sul piazzale antistante l’ingresso del parco reso pubblico dal 1937 e in corrispondenza del primo tornante sono infatti ancora oggi visibili i quattro ingressi murati dei rifugi antiaerei con la sigla P.A.A., Protezione Anti Aerea. A partire da ogni accesso un corridoio rettilineo penetra nella collina intersecando, a una profondità di circa 30 metri, quattro lunghe gallerie in cemento. Gallerie che a loro volta sono intersecate da due più corte in modo da formare una griglia ortogonale sotterranea.

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L’accesso al parco si trova in una piccola piazza che funge da parcheggio per i clienti di un ristorante, ma è dei pochi spazi pubblici che si sono mantenuti tali durante il riassetto urbanistico che ha ridisegnato il panorama collinare di Torino. Parco Giacomo Leopardi faceva parte di Villa Severino, dimora costruita a metà del XVIII secolo, che venne demolita per diventare poi parco comunale. La villa venne fatta edificare dalla famiglia Quarello, ricchi commercianti che acquisirono un titolo nobiliare, poi si susseguirono diversi proprietari tra cui i Roero San Severino ed infine i Conti Calvi di Bergolo che vendettero edifici e terreni al Comune di Torino. Ma rimane ancora il viale di ingresso come testimonianza dell’impianto ottocentesco, ornato da meravigliosi platani che raggiungono anche i 30 metri di altezza e di cui alcune radici sono cresciute contro il muretto dell’ingresso ad uno dei rifugi antiaerei. Procedendo verso l’interno del parco si possono ammirare querce, carpini, liriodendri, pini, tassi, aceri di monte e aceri ricci, cedri dell’Atlante, noci americane, un boschetto di noci del Caucaso, bagolari, ippocastani.

Si prosegue con una zona dove si trovano ciliegi e noccioli, cipressi azzurri, pini mughi, sambuco per arrivare a scoprire un ippocastano dal tronco tortile con oltre 3 metri di circonferenza del tronco. Bellissimi sono la ginko biloba con le tipiche foglie a forma di ventaglio, il liriodendro dai grandi fiori profumati a forma di tulipano, la sofora, originaria del Giappone, il liquidambar, il tasso ed il cedro dell’Atlante. Nel parco si possono osservare numerosi tabelloni esplicativi realizzati a cura della Divisione Ambiente e Verde della città di Torino. Dopo una prima serie di tornanti si giunge al pianoro dove sorgeva la villa e dove oggi si trova un’area attrezzata per il gioco bimbi e un’ampia tettoia. 

AL PARCO GIACOMO LEOPARDI CON UBER EATS
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In Italia Uber Eats è presente in 9 città (Milano, Roma, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Trieste, Rimini e Reggio Emilia) ed offre il servizio a 2.500 ristoranti, per un totale di 165.000 piatti disponibili sulla piattaforma
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