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A Sabaudia con la Maga Circe

Ai piedi del Promontorio del Circeo si estende una delle località più note del litorale laziale

Veduta
© Comune di Sabaudia
Parco Nazionale del Circeo
In molti conoscono la Maga Circe, ma non tutti possono raccontare con precisione la storia di cui è protagonista. Oggi è più che altro associata ad una spietata seduttrice, ammaliatrice semidea nata da Elio, il Sole, e dalla ninfa Perseide. Compare per la prima volta nell’Odissea come abitante dell'isola di Eea, in un ambiente favoloso riconducibile all’attuale promontorio del Circeo perché, ammirandolo da Gaeta o da Sperlonga assume proprio le sembianze di un’isola. Alcuni sostengono che la maga avesse la residenza nell’acropoli di Terracina o nell’isola di Ponza. Stando al racconto di Omero, Circe viene descritta con una folta chioma riccia raccolta in lunghe trecce capace di ammaliare gli uomini con il suo canto. Una volta accolti nella sua mensa offriva loro cibo e bevande avvelenate, per poterli cosi colpire con un bastone e trasformarli in maiali. Tra le sue vittime più celebri alcuni compagni di viaggio di Ulisse: l’eroe acheo fu proprio colui che riesci a porre fine alle angherie della maga grazie ad un’erba magica offertagli dal dio Mercurio che lo rese immune dalle seduzioni di Circe, la quale si innamorò di lui. Proprio per amore restituì l’aspetto umano ai suoi compagni e Ulisse, per ricambiare, visse con la maga una storia d’amore di un anno dalla quale nacque Telegono: la storia si conclude con Ulisse e compagni che lasciano l’isola per tornare a casa. 

Il Monte Circeo all'alba / ©iStockphoto

Il Promontorio del Circeo, un rilievo calcareo alto 541 metro, è l’icona del parco omonimo, e il suo profilo da sempre ha stuzzicato la fantasia umana, rendendolo nei secoli dimora non solo della Maga Circe ma anche di altri dei ed eroi. Al di là che la sagoma della montagna ricorda il profilo della celebre ammaliatrice, tutto il promontorio è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico: il versante interno, chiamato "quarto freddo", ospita una fitta foresta termofila, il versante opposto, il "quarto caldo", è esposto a sud e a ridosso del mare con una vegetazione a macchia mediterranea meno rigogliosa; sul versante a mare sono numerose le grotte in cui sono rinvenuti diversi reperti anche di interesse preistorico. La grotta più conosciuta è la Grotta Guattari in cui nel 1939 fu rinvenuto un cranio di tipo neanderthaliano.

Parco Nazionale del Circeo, veduta dal Monte Circeo / ©iStockphoto

In prossimità del promontorio si adagia Sabaudia, una delle località di mare più note del Lazio. Caratterizzata quasi esclusivamente dal classico razionalismo fascista, presenta monumenti come la Chiesa della Santissima Annunziata dove al suo interno si trova la “Cappella Reale” donata dalla Regina Margherita di Savoia alla città negli Anni Trenta, il Palazzo del Comune con la torre annessa e la piazza sottostante, il Palazzo delle Poste che spicca con il suo colore blu, in riferimento al colore della casa Savoia, costituito da migliaia di tessere che ricoprono quasi interamente l’edificio, e la vecchia sede dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia. Sulle rive del Lago di Sabaudia si trova un’altra chiesa che vale la pena visitare, il Santuario di Santa Maria della Sorresca risalente al XII secolo, dove è custodita la statua lignea della santa che viene poi portata in processione durante la festa in suo onore. Se a dominare in città sono le architetture del periodo fascista, nei dintorni del centro si incontrano alcuni monumenti dell’età romana: la Villa di Domiziano (nella foto sotto) del I secolo d.C., è un’immensa costruzione collocata sulle rive del Lago di Sabaudia e la Fonte di Lucullo è stata sfruttata in epoche più recenti come vasca per gli impianti termali: quest’ultima è  un sito archeologico che un tempo serviva come ristoro per i viaggiatori e consiste in un sistema di presa realizzato per prelevare le acque di un emissario del Braccio della Bagnara. Sulla costa ci si imbatte nel porto canale romano e nella medievale Torre Paolo, che si abbarbica sule sporgenze rocciose del Promontorio del Circeo. 

Villa Domiziano / ©PN Circeo

Il Lago di Sabaudia copre un tratto di costa lungo quasi 10 chilometri, da Torre Paola fin oltre la città di Sabaudia, si estende per circa 3,9 kmq e il suo perimetro è lungo oltre 20 chilometri. Qui nidificano uccelli sia stanziali che migratori, alcuni dei quali rari, e notevole è anche la fauna ittica presente nel lago. Una delle vedute migliori dello specchio d’acqua si ha proprio dall’omonima cittadina, in particolar modo presso il ponte che la collega alla strada litoranea, e gli scorci paesaggistici più suggestivi si hanno al tramonto volgendo lo sguardo verso il Monte Circeo. Un interessante itinerario parte dal centro visitatori e permette di ammirare il lago in più punti, offrendo  affascinanti vedute verso i boschi circostanti e il Promontorio del Circeo.

Lago di Sabaudia /©iStockphoto

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