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Rocce e faggi alle cascate dell'Acquasanta

Nel cuore dei Monti Sibillini vale la pena concedersi un itinerario alla scoperta di questa splendide cascate

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Courtesy of ©PN Monti Sibillini/Parks.it
Una veduta del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Tra gli splendidi paesaggi che regalano i Monti Sibillini non è semplicissimo trovare delle cascate. Non ce ne sono molte e spesso si rivelano difficilmente accessibili con i tradizionali sentieri escursionistici. Nella zona di Bolognola, però, in provincia di Macerata, non soltanto si possono ammirare delle splendide cascate che si tuffano dalle rocce, ma sono anche facilmente raggiungibili con una piacevole passeggiata tra i boschi. Si tratta delle Cascate dell'Acquasanta, un piccolo angolo di quiete in cui ascoltare soltanto il suono dell'acqua, il vento tra le fronde e le voci degli animali. Chi desidera, dunque, concedersi una giornata lontano dalla frenesia della vita quotidiana, in poche ore potrà staccare la spina al cospetto di un magnifico spettacolo della natura.

L'itinerario è abbastanza semplice ed agevole ma, per affrontarlo, occorre avere voglia di camminare un po' perchè per ammirare le cascate, tra andate e ritorno, bisognerà percorrere 12 chilometri. Per chi ama le passeggiate in mezzo alla natura è una distanza che di certo non spaventa, specialmente alla luce delle caratteristiche del percorso che si rivela prevalentemente pianeggiante e, soltanto in pochi punti, leggermente più impervio. Si parte dal centro di Bolognola ed in poco tempo, dopo aver attraversato il torrente Fiastrone ed aver affrontato l'unica vera (e breve) salita degna di questo nome, ci si ritrova a percorrere un piacevole sentiero comodo ed ombreggiato che si snoda tra faggi, fioriture che variano con l'alternarsi delle stagioni e profumati cespugli di camomilla selvatica.

Soltanto in un paio di punti occorre prestare attenzione perchè il sentiero si restringe per qualche decina di metri costeggiando un ripido pendio. La passeggiata prosegue comoda e piacevole, facendo sempre attenzione a seguire i segni bianco-rossi che contrassegnano il sentiero 312. Il rumore dell'acqua e il cinguettio degli uccelli fanno da colonna sonora alla passeggiata e, quando ci si troverà al cospetto dei grandi tubi di conduttura dell'acqua si avrà la consapevolezza di essere quasi giunti a destinazione. Prima di ammirare lo spettacolo delle cascate, però, occorre affrontare l'ultima difficoltà che presenta il percorso, una grande parete rocciosa da oltrepassare aggrappandosi ad una catena saldamente fissata. A questo punto sarà solo la prima cascata a riempire lo sguardo con l'acqua limpida che si tuffa dalle rocce. Passando oltre, in pochissimo tempo si raggiungerà anche la cascata principale con il suo salto di circa 20 metri. In fondo al percorso si scorge la diga che imbriglia l'acqua per la centrale idroelettrica a valle ma è consigliabile non soffermarsi troppo a lungo sul posto perchè la friabilità della roccia può provocare la caduta di massi.

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