Una storia ambientale drammatica che pesa sugli equilibri politici e sociali della città, non fermerà la voglia di valorizzare e salvaguardare la preziosa biodiversità locale. Che c’è ed è presente specialmente considerando la geografia speciale del luogo, divisa tra due mari, quello del Mar Grande e del Mar Piccolo, collegati tra di loro da canali sorti sia naturalmente che artificialmente.
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É di questi giorni infatti l’annuncio del finanziamento di 190 mila euro del progetto del WWF di Taranto per la realizzazione dell’Eco Museo della Palude La Vela e del Mar Piccolo, o, più brevemente, Eco.Pa.Mar. Il progetto è risultato essere vincitore del Bando Ambiente 2015 di Fondazione con il Sud e avrà l’obbiettivo di rendere visibile la bellezza unica del territorio tarantino e valorizzare la peculiarità del secondo specchio d’acqua della città.
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É di questi giorni infatti l’annuncio del finanziamento di 190 mila euro del progetto del WWF di Taranto per la realizzazione dell’Eco Museo della Palude La Vela e del Mar Piccolo, o, più brevemente, Eco.Pa.Mar. Il progetto è risultato essere vincitore del Bando Ambiente 2015 di Fondazione con il Sud e avrà l’obbiettivo di rendere visibile la bellezza unica del territorio tarantino e valorizzare la peculiarità del secondo specchio d’acqua della città.
Il progetto Eco.Pa.Mar. realizzerà nella Riserva Naturale Palude La Vela e nella zona del Mar Piccolo un eco-museo per documentare, conservare e valorizzare la biodiversità in un’ottica di sviluppo ambientale, economico e socio-culturale che proprio da una nuova immagine diversa dell’ambiente così spesso violato vuole ripartire.
Il WWF di Taranto tramite le parole del Presidente Fabio Millarte, ha così dichiarato: “L’idea è che questo traguardo sia solo un primo passo per indirizzare le più variegate competenze verso un unico obiettivo: lo sviluppo alternativo della nostra città. Decine di laureati tarantini in materie biologiche e ambientali si rimboccano le maniche e si trovano a dover fare altro; tra loro anche i volontari del comitato scientifico del WWF Taranto,che, mossi dall’amore per la propria città, vogliono provare a cambiare le cose. Ora, il WWF può avviare la programmazione per tre anni di un progetto sperimentale ed innovativo, che porterà Taranto tra le eccellenze pugliesi in campo ambientale”. Una buona notizia per il territorio che ha bisogno ancora di uscire fuori nella sua peculiarità.