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Giardini Botanici: Giardini di Castel Traumttmansdorff

Merano, autunno ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

In questa stagione i celebri Giardini di Sissi sono perfetti per scoprire frutti e bacche

Veduta dei giardini
© Giardini di Castel Trauttmansdorff
Castel Trauttmansdorff, veduta dei giardini in autunno
IL GIARDINO BOTANICO
I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono estesi a digradare su una superficie complessiva di 12 ettari e riuniscono in un anfiteatro naturale paesaggi esotici e mediterranei, vedute mozzafiato sugli scenari montani circostanti e si Merano. Suddivisi in quattro aree tematiche presentano più di 80 paesaggi botanici con piante da tutto il mondo. La loro posizione panoramica unica e il clima mite del territorio permettono ospitare piante provenienti da tutto il mondo, alcune delle quali sono esemplari rari. Meravigliosi tripudi di fioritura cambiano l’aspetto dei Giardini settimana dopo settimana, rendendo le visite affascinanti in ogni stagione. Grazie al mix unico di giardino botanico e attrazione turistica, al riuscito connubio tra natura, cultura e arte e al loro inconfondibile spirito d’innovazione, i Giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati premiati più volte a livello nazionale, europeo ed internazionale.

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LA STORIA
Le origini di Castel Trauttmansdorff, nucleo architettonico dei Giardini, risalgono al Medioevo, ma è verso la metà del XIX secolo che il conte Joseph von Trauttmansdorff acquista l'edificio ormai semi diroccato, integrandolo di elementi neogotici ed ampliandolo fino alle dimensioni attuali. Successivamente, un nuovo proprietario del Castello, il barone Friedrich von Deuster, ne arricchisce l’aria orientale modificando l’aspetto architettonico. Verso la metà dell’Ottocento Merano era già conosciuta in tutta Europa come località ideale per ritrovare il benessere. Tra i più illustri visitatori della città di cura c’era l'imperatrice Elisabetta d'Austria, Sissi, che elesse Castel Trauttmansdorff a suo domicilio invernale, rilanciando la località come luogo d’eccellenza. Oggi il castello è sede del Touriseum, il Museo provinciale altoatesino del Turismo. Dopo le due guerre mondiali inizia il periodo di decadimento fino a quando il castello in rovina e i terreni di pertinenza passano nelle mani della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige e, nel giugno del 2001, vengono inaugurati i Giardini dopo diversi anni di intensi lavori.

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COSA VEDERE
Visitando i Giardini di Castel Trauttmansdorff nel periodo autunnale, oltre ad ammirare i meravigliosi colori del foliage, è possibile notare anche i numerosi frutti di questa stagione appesi agli alberi o sulle piante. Quando commestibili, i visitatori possono anche assaggiarli soprattutto durante la visita guidata “Frutti affascinanti”, alla scoperta dei frutti di tutto il mondo, locali, mediterranei ed esotici, con tanto di assaggio. Nella parte dei Giardini del Sole, dove sono stati riprodotti i paesaggi naturali del mediterraneo, in autunno è possibile ammirare il meraviglioso spettacolo dei frutti del corbezzolo, piccole palline rosse e arancioni incastonate nel verde brillante delle foglie, o il mirto, un altro arbusto tipico della macchia mediterranea dalle bacche piccole e di colore nero o bluastro. Nel Paesaggio antropizzato del Mediterraneo, sotto il castello di Trauttmansdorff, si possono vedere il cappero, le giuggiole, i fichi d’india, le carrube, le melegrane. Anche i Boschi del Mondo dei Giardini di Castel Trauttmansdorff in autunno si arricchiscono di frutti interessanti e gustosi: il banano degli Indiani porta a maturazione i suoi frutti ovali, cosi come mature sono le bacche viola del “cespuglio di perle d’amore”. Inoltre le risaie producono il famoso cereale che è alla base dell’alimentazione di molte popolazioni e nei Paesaggi dell’Alto Adige dei Giardini si possono ammirare le corniole e i frutti del prugnolo, piccole bacche tondeggianti di colore blu-viola, dalla polpa succosa e dal sapore dolce-acidulo. 
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