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La natura mozzafiato della Laguna di Orbetello

Alla scoperta della magnifica Riserva Naturale toscana che custodisce un'importante zona umida dalla sorprendente biodiversità

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©IvanoDS/iStock
Una veduta della Laguna di Orbetello
Adagiata sul fondo della Maremma toscana, la Laguna di Orbetello è un fitto mosaico di paesaggi differenti caratterizzati da una sorprendente biodiversità che, non a caso, le è valsa la tutela del Fondo Mondiale per l'Ambiente. Il complesso ecosistema che la contraddistingue, infatti, garantisce la sopravvivenza di numerose specie di uccelli migratori che, assieme ai magnifici scenari della laguna, rappresentano una delle principali attrazioni per gli amanti dei viaggi a sfondo naturalistico. La laguna salmastra è separata dal mare da due strisce sabbiose, chiamate Tomboli (quello della Giannella e quello della Feniglia), che collegano il promontorio dell'Argentario con la costa e racchiudono il rifugio avifaunistico della macchia di Orbetello. Dichiarata Riserva Naturale, l'oasi WWF della Laguna di Orbetello si estende per 850 ettari e custodisce una zona umida di importanza internazionale considerata un autentico paradiso per gli amanti del birdwatching.

Orbetello, infatti, si trova lungo le rotte migratorie di tantissime specie ornitologiche differenti tra le quali spiccano fenicotteri, cavalieri d'Italia, aironi bianchi maggiori, aironi cinerini e falchi pescatori che possono essere avvistati dalle numerose postazioni d'osservazione grazie agli splendidi itinerari proposti dall'oasi che vanta, tra l'altro, un importante centro di educazione ambientale ospitato all'interno di un antico casale spagnolo del XVII secolo. La fauna della terraferma non è meno affascinante e annovera numerosi esemplari di volpi, istrici e tassi.

Se la fauna della Riserva è così ricca è perchè può contare su un ecosistema intatto e complesso in cui convivono una moltitudine di specie vegetali differenti. A dominare il paesaggio è una rigogliosa macchia mediterranea che si sviluppa, soprattutto, sul Tombolo della Giannella.. Ma esplorando la Riserva si scoprono tantissimi ambienti diversi che spaziano da quelli degli isolotti di limo che emergono dalla laguna, incorniciati da una lussureggiante vegetazione palustre, ai tappetti di salicornia che ricoprono la riva interna, sino ai boschetti di pioppi, frassini sughere ed olmi che punteggiano le zone più interne.

Per scoprire ed ammirare da vicino gli splendidi scenari della laguna e le meravigliose specie animali e vegetali che la popolano, vale la pena percorrere tutti e tre gli itinerari in cui si articola la visita dell'oasi. Il primo è interamente dedicato agli uccelli e consente di osservare la ricchissima avifauna da nove differenti postazioni. Il secondo è, invece, un percorso botanico lungo il quale sono posizionati alcuni capanni per l'osservazione. Il terzo itinerario, infine, si sviluppa sul Tombolo della Giannella, e si snoda nei pressi del Casale proponendo la visita della mostra dedicata alle zone umide e, soprattutto, quella al Giardino delle Farfalle considerato uno dei siti più suggestivi dell'intera Riserva.

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