Il Quartiere Trieste di Roma è ricco di angoli tutti da scoprire. Tra questi il Parco Virgiliano, conosciuto dai romani come Parco Nemorense perché situato proprio in Via Nemorense. Cuore verde della zona, venne progettato dall’architetto e paesaggista Raffaele De Vico che ha ideato anche molti altri pochi pubblici della Capitale. La sua realizzazione avvenne nel 1930 in occasione del bimillenario della nascita del poeta a cui è stato intitolato e fu inaugurato il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma.
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Particolarmente ricca è la varietà delle essenze arboree utilizzate: dai tigli del viale principale ai salici del laghetto, dal sottobosco di arbusti mediterranei tra cui lecci, pini, cipressi, cedri, rose, siepi di bosso, cespugli di mirto fino anche agli eucalipti che offrono un tocco esotico. Il parco è concepito intorno a un armonico sistema di vialetti, il principale dei quali lo cinge da parte a parte intersecando tutti gli altri. In onore di Virgilio De Vico riprodusse l’ambiente lacustre del mantovano, terra d’origine del Poeta, con il romantico laghetto in rocaille attraversato da un ponticello che si trova al centro. Il sopravanzo del laghetto avrebbe dovuto alimentare una cascata a scala d’acqua ispirata a quelle di villa Lante e di villa Caprarola, ma questa non venne mai realizzata. L’accesso principale è in piazza Volsinio, dove sono presenti delle scale e una scritta dedicata a Virgilio.
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Il visitatore curioso non mancherà di notare la presenza di due fontanelle in travertino, opera di un seguace del Coppedè che infatti ha realizzato due mascheroni giganti. All’epoca della realizzazione del Parco Virgiliano l’area circostante non era ancora urbanizzata e si godeva quindi di un bellissimo panorama sui luoghi vicini come la sottostante valle di Sant’Agnese ovvero l’attuale Corso Trieste, i grandi spazi di Villa Chigi, Via Nomentana e, al di la di questa, Villa Massimo e, oltre via Nomentana, sulla campagna romana e sui monti vicini. Si arrivava ad ammirare i monti Sabini e Tiburtini con l’altura del monte Gennaro. Il Parco è un buon punto di partenza per andare alla scoperta delle Catacombe di Santa Priscilla, situate in Via Salria, alla Sedia del Diavolo o alla Tomba di Elio Callistio, al centro della piazza omonima che si trova a poca distanza.
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