In Umbria per tre mesi l’anno, da maggio a luglio circa, la terra fiorisce in campagna e le piane assumono i colori del rosso e del giallo. Succede a Castelluccio di Norcia, piccolo borgo umbro situato nel cuore della Valnerina e all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il borgo è situato a quota 1452 metri ed a pochi chilometri dalla più nota Norcia. Da una collina esso domina l’altopiano sottostante. Quest’ultimo però cambia sempre aspetto in omaggio alla biodiversità del luogo e ai ritmi della natura.
Il borgo è situato a quota 1452 metri ed a pochi chilometri dalla più nota Norcia. Da una collina esso domina l’altopiano sottostante. Quest’ultimo però cambia sempre aspetto in omaggio alla biodiversità del luogo e ai ritmi della natura.
Il territorio si divide in tre piane: Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, per un totale di 15 km² circondati dai Monti Sibillini e dominati dall'imponente Monte Vettore, con i suoi 2476 m di altezza. Tra la fine di maggio e i primi giorni di luglio, la piana cambia volto e sbocciano i fiori variopinti della "La Fiorita" di Castelluccio di Norcia.
Dal giallo ocra al rosso, dal viola al bianco, il paesaggio non è più lo stesso. Molto però dipende dall'andamento climatico della stagione, alle piogge dei mesi precedenti. Nelle semine infatti viene anche impiantata la storica lenticchia locale i cui fiori sbocciano secondo una colorazione bianca e viola.
E qui sta l’altra caratteristica del luogo che esalta l’imprevedibilità della natura stessa. La fioritura non è uguale tutti gli anni, varia nelle sfumature, perché ogni vegetazione risponde differentemente ai fattori atmosferici della stagione. É questo il bello dell’ambiente e la biodiversità italiana ce lo ricorda.
E qui sta l’altra caratteristica del luogo che esalta l’imprevedibilità della natura stessa. La fioritura non è uguale tutti gli anni, varia nelle sfumature, perché ogni vegetazione risponde differentemente ai fattori atmosferici della stagione. É questo il bello dell’ambiente e la biodiversità italiana ce lo ricorda.