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In Liguria il Giardino Botanico che riproduce la montagna

Sull'altopiano di Pratorondanino sono stati ricostruiti gli habitat più adatti ad ospitare specie floristiche montante provenienti da tutto il mondo

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Courtesy of VR Giardino Botanico Pratorondanino/Parks.it
Una veduta del Giardino Botanico di Pratorondanino
Nonostante la vicinanza al mare e l'altitudine moderata (circa 750 metri), l'altopiano di Pratorondanino vanta un clima particolarmente adatto ad ospitare la flora montana. Proprio per questo, nel 1979, il Gruppo Ligure Amatori Orchidee ha scelto questa lussureggiante zona dell'entroterra ligure per realizzare un Giardino Botanico che permettesse di tutelare e far conoscere le specie spontanee italiane ed esotiche conservandole e curandole in ambienti che riproducessero quanto più fedelmente possibile i loro habitat naturali. A partire dal 1998 il rigoglioso Giardino Botanico di Pratorondanino è stato riconosciuto come Area Protetta Regionale da parte della Regione Liguria che ha riconfermato la storica gestione del G.L.A.O.

In un'area di circa 6.000 mq sono stati ricostruiti i più significativi ambienti montani, da boschi a prati, sino agli stagni ed alle roccere. In queste fedeli riproduzioni trovano dimora oltre 400 specie differenti provenienti da ogni parte del mondo di cui diverse rare o a rischio estinzione, tutte osservabili seguendo i suggestivi sentieri che si snodano sull'altopiano. Passeggiando, ad esempio, alla scoperta dei due ambienti acquatici del Giardino, lo stagno ed il laghetto, si possono ammirare equiseti, felci, il giaggiolo acquatico, il trifoglio fibrino, la ninfea bianca e numerose specie di piante “carnivore”, come la rosolida, l’erba unta e la sarracenia.

Esplorando, invece, le roccere si scopriranno due ambienti differenti, uno calcareo ed uno serpentinoso, ognuno popolato dalla sua vegetazione caratteristica. Se il substrato calcareo è il regno della stella alpina, della primula impolverata, così chiamata perchè per espellere il calcare produce una polverina bianca, del camedrio alpino, della regina delle Alpi, a rischio estinzione, oltre che di magnifiche collezioni di semprevivi, sassifraghe e gigli, il substrato serpentinoso sfoggia, tra le altre specie, la bellissima viola Bertoloni, endemica del del cosiddetto Gruppo di Voltri,un gruppo di rocce ofiolitiche tipiche di alcuni tratti della costa ligure.

Addentrandosi nel bosco ci si imbatte, invece, in conifere e latifoglie d'alto fusto tra le quali si possono avvistare autentiche rarità botaniche come i “fossili viventi”, tra cui si distinguono le sequoie giganti, il ginkgo e il pino wollemi. I prati, infine, sono una suggestiva distesa di magnifiche specie spontanee come il trombone e i crochi. E' impossibile non rimanere incantati dalle ricche collezioni di orchidee, di rose e di rododendri, così come è impossibile non lasciarsi conquistare dalla bellezza dei paesaggi montani realizzati sul promontorio.

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