
Trekking mozzafiato nel cuore delle gole
Sono proprio le ultime due gole quelle in cui si concentrano la maggior parte delle attività e dei percorsi escursionistici per ammirare le bellezze del paesaggio, tra cui le affascinanti “marmitte dei giganti”, suggestive aperture circolari sulle rocce scavate dai mulinelli d'acqua generati dalle correnti fluviali. All'altezza della quarta gola, infatti, il corso del fiume si rivela facilmente navigabile consentendo l'esplorazione dei siti di maggiore interesse anche dall'acqua, sia a bordo di canoe o pedalò sia praticando il torrentismo. Per chi ama camminare, la scelta tra i numerosi sentieri che si snodano tra le bellezze dell'area protetta è davvero vastissima, consentendo di intraprendere veri e propri percorsi su misura in base al proprio livello di abilità ed allenamento. Chi non teme la fatica, può cimentarsi nell'impegnativo percorso Magliano Nuovo-Postiglione, accessibile tutto l'anno, che si dipana dall'interessante ponte medievale di Magliano Nuovo, a schiena d'asino, sino a raggiungere la località Remolino di Felitto. In alternativa, durante la stagione estiva, è possibile optare per il secondo interessante sentiero escursionistico che giunge al ponte medievale di Magliano Nuovo partendo dalla località Remolino, dove una piccola e caratteristica oasi del WWF consente di concedersi piacevoli momenti di sosta tra immersioni nel bacino creato dalla diga, pic nic all'aria aperta e pause da dedicare alla tintarella. In prossimità della diga e dell'area attrezzata è, inoltre, presente un ristorante dove gustare le specialità locali, tra cui i deliziosi fusilli di Felitto (di cui vi abbiamo parlato qui), ed un servizio di noleggio canoe e pedalò per visite guidate che però, purtroppo, quest'anno non è attivo.

Ponte di Felitto (©DigitalSalerno - Facebook.com/goledelcalorefelitto)
Proprio dalla diga si cominciano a trovare le prime segnalazioni dei sentieri escursionistici, lungo i quali ammirare la ricca flora e la fauna locali oltre ad alcuni siti di particolare fascino. Seguendo il sentiero che costeggia la destra idraulica del fiume, ad esempio, si raggiunge il caratteristico ponte naturale di Pretatetta, un arco naturale formato secoli fa dal crollo di grossi massi che si sono andati ad incastrare tra le sponde del fiume che, in questo tratto, sono vicinissime, tanto che allargando le braccia è possibile toccarle entrambe. Il masso centrale che forma il ponte ha la strana forma di una pera, o di una “tetta”, ed è, probabilmente, proprio questa l'origine del suo nome. Affacciandosi dal ponte, o scendendo le scale che portano sino all'acqua, è possibile scorgere una cascata bianca, i vortici e i mulinelli creati dalle correnti del fiume. Percorrendo, invece, il sentiero che si snoda dalla sinistra orografica del fiume si raggiunge un altro dei siti più caratteristici delle gole. Una volta usciti dalla macchia, dopo essersi soffermati ad ammirare uno degli scorci panoramici più suggestivi delle gole viste dall'alto, si giunge alla grotta di Bennardo che prende il nome dall'eremita che per ultimo vi dimorò agli inizi del secolo scorso. Il rifugio venne realizzato, con ogni probabilità, agli inizi del XIX secolo come nascondiglio per i briganti ed oggi di questa piccola dimora rimangono ancora i resti del forno, di una piccola cavità nella roccia usata per conservare i cibi sotto sale, di due piccole stanze e dell’arco del portale di ingresso. Scendendo lungo il sentiero che parte dal centro storico di Felitto, oppure seguendo il percorso che parte dalla vecchia diga di Remolino ci si imbatte, infine, nel ponte medievale di Felitto, uno dei tanti importanti ponti dell'epoca risalenti, con ogni probabilità, all'XI secolo.CONSIGLI PER IL WEEKEND
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