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Abruzzo, il gusto delle Colline Teatine

La provincia di Chieti vanta una produzione di olio di grande qualità che risalta su zuppe di legumi e grigliate di carne e di pesce

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Colline abruzzesi
LE VIE DELL’OLIO SU TURISMO.IT

Clima mite, natura generosa: l’area abruzzese delle Colline Teatine è sinonimo di qualità e tradizioni. Qui la produzione olearia ha un ruolo determinante per l’economica ed ha acquisito un prestigio ed un’immagine qualitativa che varca i confini locali.

LA TRADIZIONE. La produzione di olio nella provincia di Chieti risale al II secolo d. C., come indicano i resti di un antico frantoio presente nella zona. Da sempre è risorsa fondamentale per le popolazioni del luogo e ancora oggi ne sono testimonianza le distese di ulivo che dalle pendici del Gran Sasso, della Maiella o delle colline pescaresi che degradano fino al mare. Nonostante la tradizionale vocazione dell'Abruzzo a questa coltura, l'ulivo non ha avuto vita facile in questa regione. Dopo il crollo dell'impero romano che aveva potenziato la produzione dell'olio, si assistette infatti ad un progressivo abbandono dell'olivicoltura. Prima le devastazioni barbariche, successivamente le prepotenze fiscali dei signorotti locali durante il Medioevo, poi la dominazione spagnola volta a difendere la propria produzione di olio, nel corso dei secoli la produzione olearia venne diminuendo: rimase in vita solo grazie ai piccoli produttori che continuarono a coltivare i propri uliveti solo per soddisfare il fabbisogno familiare o, tutt’al più, per scambi con le zone limitrofe.

LA DENOMINAZIONE. La “Colline Teatine” è stata riconosciuta Dop il 24 gennaio 1997 ed è tutelato dal Consorzio di Tutela che riunisce le associazioni olivicole del chietino. Può essere accompagnata da una precisazione geografica aggiuntiva, riconosciuta ufficialmente, che individua meglio l’area di provenienza: il Frentano ed il Vastese.

LE CARATTERISTICHE. L’Olio Extravergine d’Oliva Colline Teatine si ottiene dalla spremitura dell’oliva Gentile di Chieti in misura non inferiore al 50%, completata dalla varietà Leccino e da altre presenti in zona, fra cui Nebbio, Moraiolo, Cucco e Intosso. Le olive vengono raccolte tra ottobre e dicembre direttamente dalla pianta. Dalla prima frangitura si ottiene un olio dal colore che va dal verde all’oro, con un odore intensamente fruttato e il sapore ricorda quello delle olive mature. Per quel che riguarda le Colline Teatine Frentano (ottenuto con la varietà di olive Gentile di Chieti non inferiore al 60% e non superiore al 30%) l’olio si presenta con un colore verde dai riflessi dorati, mentre il Colline Teatine Vastese (ottenuto con la varietà di olive Gentile di Chieti in misura massima del 40% e Leccino in misura non inferiore al 30% e Moraiolo e Nebbio da sole o congiuntamente per almeno il 10%), tende più ad un colore verde-giallo. Entrambe le varietà possiedono sentore erbaceo e una sensazione leggera di amaro e piccante.

IL TERRITORIO. La Dop Colline Teatine comprende tutta la provincia di Chieti. Se la denominazione è accompagnata dalla menzione geografica "Frentano" o "Vastese" l'area si restringe a determinati comuni della provincia di Chieti, Lanciano e dintorni e Vasto e dintorni.

LA PRODUZIONE. Il 50% della produzione complessiva di olive della regione Abruzzo è concentrato in provincia di Chieti. La produzione massima di olive degli oliveti destinati all'extravergine Colline Teatine non  può superare kg 9.000 per ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 22%. Si può acquistare direttamente dai produttori oppure on line.

LA CULTURA. Chieti è una fra le più antiche città d’Italia, e dall’alto dei suoi 330 metri permette a chi la visita di godere di un panorama che va dal mare alla Maiella e al Gran Sasso. Il massimo splendore la città lo raggiunse ai tempi dell’Imperatore Claudio, di cui sono testimonianza i tempietti gemelli, il maestoso teatro da cinquemila posti e le terme dalla grande cisterna.

LA CUCINA. Grazie al sapore ben caratterizzato si utilizza per la preparazione di bruschette ma anche per condire zuppe saporite come quelle di legumi. Si abbina a piatti consistenti come grigliate di pesce e di carne, verdure bollite e primi piatti. Ottimo anche per i sughi.

CHIETI E DINTORNI: LE FOTO

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