Intorno alle Prealpi Feltrine che introducono al Parco delle Dolomiti in un ambiente Patrimonio dell’Umanità, il nuovo Museo Diocesano di Feltre e Belluno svela i suoi tesori di Arte Sacra. Il completo recupero dell’antichissimo Palazzo dei Vescovi, innalzato su uno sperone roccioso al punto di arrivo di Via del Paradiso, affascinante lembo della storica “Città Verticale”, ha consentito alla Diocesi di Feltre e Belluno di dispiegare nelle 27 sale i suoi tesori d’arte e di fede. Amalgamandoli sapientemente ad un contenitore che testimonia con i suoi affreschi fra cui segnaliamo il notevole grande intervento mantegnesco nell’androne di ingresso lo stratificarsi di una storia millenaria. Il suggestivo allestimento è riuscito a creare una perfetta simbiosi tra le antiche pietre, i preziosi affreschi murali sopravvissuti alle ingiurie dei secoli e degli uomini, ed i tesori che qui sono stati concentrati, provenienti dai moltissimi conventi, monasteri, certose e chiese delle vallate feltrine e bellunesi.Tesori che spesso sono esempi della raffinatissima arte della lavorazione delle pietre, dei metalli e soprattutto del legno che nei secoli passati ha contraddistinto questi territori.
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PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo del nuovo Diocesano esprime attenzione nei confronti delle grandi personalità artistiche del territorio. In mostra è infatti possibile ammirare la maggiore collezione di sculture di Andrea Brustolon, noto come “il Michelangelo del legno”. Notevole è la collezione di sculture lignee che annovera, tra le tante, l’emozionante “parata” dei 12 Apostoli o un intenso compianto o ancora un fanciullesco San Giorgio e il drago. Fra le opere da non perdere l'importante gruppo di dipinti a tema sacro di Sebastiano Ricci, bellunese di origine e uno straordinario Tintoretto. Nel percorso trovano spazio non solo sculture e dipinti ma anche oreficerie. È il caso del calice paleocristiano del Diacono Orso, il più antico calice eucaristico dell’Occidente. Un oggetto che per alcuni studiosi, soprattutto del mondo inglese, riporta al Santo Graal. Non meno notevole è il raffinato Reliquiario a busto di San Silvestro Papa, proveniente dalla Certosa di Firenze, capolavoro di Antonio di Salvi, allievo del Pollaiolo. Sala dopo sala la visita conduce sino all'arte contemporanea con un omaggio ai grandi mastri del territorio feltrino e bellunese. Mimmo Paladino e Arnaldo Pomodoro hanno inoltre creato due opere appositamente per il Museo.
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DA NON PERDERE
Ricordiamo che il visitatore del nuovo Diocesano è, infine, invitato a percorrere anche l’Itinerario Sacro che, trovando epicentro proprio nel Museo, conduce da un lato al Convento Santuario dei Santi Vittore e Corona che conserva degli affreschi giotteschi, in una costruzione di suggestione unica e dall’altro alla Certosa di Vedana. Si tratta di una meraviglia rinascimentale immersa nei boschi in terra di Sospirolo. È possibile inoltre percorrere, se si vuole, La via degli Ospizi, l’antichissimo itinerario che parte dalla Certosa per giungere in valle Imperina, lungo la direttrice della Val Cordevole, da sempre uno dei collegamenti nord-sud più importanti di questa porzione dell’arco alpino.
MUSEO DIOCESANO ARTE SACRA
Luogo: Feltre (BL), Via Paradiso, 19
Info: 0439 844082
Sito: www.museodiocesanobellunofeltre.it