A Torino Modigliani e l'Ecole de Paris

È intorno alla figura di Modì che ruota la mostra "Modigliani e la Bohème di Parigi“, visitabile alla Gam di Torino fino al 19 luglio. Curata da Jean?Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi, la mostra racconta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra che si raccolsero intorno a Montmartre uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte.

Perché andare
Modigliani viene raccontato in mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Il celebre artista incarna, infatti, la figura dell’artista maledetto del XX secolo, messaggero di una bohème artistica che rinnova l’arte del suo tempo. Oggi viene universalmente considerato uno dei padri dell’arte moderna, eppure la sua carriera è stata straordinariamente breve e coronata da scarso successo in vita. Il suo genio transita come una meteora nella Parigi di inizio Novecento. Da spirito indipendente, egli sorvola i numerosi movimenti artistici che stanno nascendo, traendone ispirazione solo da lontano, ma rifiutandosi sempre di aderirvi, come fece ad esempio con il cubismo e il futurismo. Nelle cinque sezioni della mostra, accanto a Modigliani ritroviamo anche alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso, per un totale di circa 90 opere in mostra. Sessanta dei capolavori presenti nel percorso espositivo provengono dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa.  

Da non perdere
Tra le opere dell'allestimento oltre ai celebri olii "Testa rossa" e "Ritratto di Soutine", firmati Modigliani, ritroviamo anche una serie di disegni preparatori come "Hermaphrodite" o il "Ritratto di Aristide Sommati". Un accento particolare viene poi posto sul rinnovamento della scultura all’inizio del XX secolo, sotto l’influenza delle arti primitive e di Gauguin in particolare, con un confronto serrato tra le sculture di Modì e quelle di Constantin Brancusi, del quale viene ad esempio presentata l’emblematica "Princesse X". In un contesto artistico che vede la straordinaria fortuna internazionale del cubismo, questi artisti si fanno portatori di un umanesimo che continua a fare del ritratto l’arte della metafisica.

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Modigliani e la Bohème di Parigi
Fino al 19 Luglio 2015
Luogo: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, TORINO
Info: +39 011 4429518
Sito: http://www.gamtorino.it

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