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Pinacoteca Nazionale, collezione, Bologna

A Bologna viaggio nella collezione della Pinacoteca

Dal '200 al '700 a Sant'Ignazio si viaggia nella storia dell'arte bolognese

Il Mastelletta
 Sara Zolla | Ufficio Stampa e Comunicazione.
Dal lascito Busmanti: Andrea Donducci detto Il Mastelletta – Sansone e Dalila
Nell’ex noviziato gesuitico e chiesa di Sant’Ignazio costruiti su progetto di Alfonso Torreggiani  tra il 1728 e il 1735, hanno sede la Pinacoteca Nazionale di Bologna e l'Accademia di Belle Arti. Il museo nasce nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti e per tutto il corso dell'Ottocento conosce un forte incremento di opere grazie a lasciti e acquisizioni. L'edificio è stato poi sistemato e adattato alle funzioni di museo nel corso degli anni '70 sotto la direzione dell’architetto Leone Pancaldi che ha ricavato l’attuale scalone d’accesso nello spazio dell’antica cappella detta del Noviziato, affrescata con la “Gloria di sant’Ignazio” dal pittore gesuita Giuseppe Barbieri.
 
Per gli appassionati dell'arte contemporanea a Bologna è inoltre possibile visitare il Mambo con le raccolte dell'ex Galleria d’Arte Moderna
 
PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo prende avvio dalle importanti testimonianze del Trecento a Bologna grazie alle opere dello Pseudo Jacopino di Francesco, di Vitale da Bolognadi, di Simone dei Crocefissi e di Giotto, presente nella raccolta con il celebre Polittico di Bologna. Il Rinascimento è poi rappresentato dalla “Pala dei Mercanti” di Francesco del Cossa, dal piccolo frammento della cappella Garganelli in S. Pietro di Ercole Roberti e dalle pale di Francesco Francia, con numerose pale d’altare. Fra i capolavori del percorso ricordiamo “l'Estasi di santa Cecilia” di Raffaello e le opere dei Carracci come la “Comunione di san Girolamo” di Agostino la “Pala di san Ludovico” di Annibale, l’”Annunciazione” e la “Madonna Bargellini” di Ludovico. Non manca una nutrita rappresentanza del '600 emiliano grazie ai capolavori di Guido Reni “Strage degli innocenti” e la “Pala del voto”. Presenti anche tre straordinarie pale di Domenichino e due opere del Guercino. Fra le opere che rappresentano il '700 segnaliamo la “Fattoria” e l’”Autoritratto” di Giuseppe Maria Crespi e le due Tombe allegoriche di Donato Creti. All' interno del percorso è, inoltre presente una sala che può essere visitata in modo autonomo. Si tratta della sala 30 dove sono rappresentati  in sequenza cronologica gli artisti più significativi dell’arte bolognese dei secoli XVII e XVIII come Domenichino, Guercino, Francesco Albani, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Antonio Burrini, Marco Antonio Franceschini, Donato Creti e Vittorio Maria Bigari. 
 
In condizioni meteo avverse ecco cosa fare a Bologna grazie alle lunghe gallerie protette. 
 
DA NON PERDERE
 
Ricordiamo che due importanti tele di Andrea Donducci detto Il Mastelletta, pittore probabilmente allievo di Annibale Carracci, intitolate Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David, sono state recentemente donate al museo per lascito testamentario dello storico dell’arte Eugenio Busmanti. I due dipinti, di straordinaria qualità e in esemplare stato di conservazione, sono pressoché coevi delle due tele che il pittore realizzò per la Cappella dell’Arca nella Basilica di San Domenico, subito dopo il suo rientro a Bologna. Databili tra il 1612 e il 1613, ora fanno parte del percorso espositivo della Pinacoteca andando ad integrare il fondo di opere dell’artista già presenti in collezione.
 
PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA
Bologna, via Belle Arti 56, via Castiglione 7
Info: 338 5963177
Sito: pinacotecabologna.beniculturali.it
 
 
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