PERCHE’ SE NE PARLA Da Piacenza ad Hollywood: saranno in tantissimi a festeggiare uno dei grandi miti della moda italiana e mondiale, Giorgio Armani. Tom Cruise e Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett e Tina Turner, Glenn Close e Sofia Loren, Chris Pine e Pierce Brosnan, Janet Jackson, Lauren Hutton e Isabelle Huppert. E poi Paolo Sorrentino, Margherita Buy, Sergio Castellito, Margaret Mazzantini, Isabella Ferrari e Raoul Bova. Tutti quanti per il grande party milanese di stasera, per brindare ai 40 anni della Giorgio Armani. Un traguardo celebrato con l'apertura del nuovo Silos e una sfilata che fa anche da inaugurazione a Expo, di cui lo stilista è special ambassador.
PERCHE’ ANDARCI Nonostante la sua casa sia a Milano, costituita da tre piani più un terrazzo in un palazzo del XVII secolo, in pieno centro, Giorgio è ancora molto legato alla sua terra. Nella sua casa odierna, infatti, c'è anche un quadro di un vecchio cinema del centro storico. E, quando può, si rifugia nella sua terra natale, dove si spoglia degli abiti da divo e indossa felpa e pantaloni, a vedere qualche film al cinema e a bere il bargnolino, tipico liquore locale, nella Bargnoleria dei Balossi. Lo stilista ha vissuto nella città emiliana sino al diploma, ottenuto presso il Melchiorre Gioia, un liceo classico, scientifico e linguistico le cui origini risalgono al XVI secolo.
PERCHE’ ANDARCI Nonostante la sua casa sia a Milano, costituita da tre piani più un terrazzo in un palazzo del XVII secolo, in pieno centro, Giorgio è ancora molto legato alla sua terra. Nella sua casa odierna, infatti, c'è anche un quadro di un vecchio cinema del centro storico. E, quando può, si rifugia nella sua terra natale, dove si spoglia degli abiti da divo e indossa felpa e pantaloni, a vedere qualche film al cinema e a bere il bargnolino, tipico liquore locale, nella Bargnoleria dei Balossi. Lo stilista ha vissuto nella città emiliana sino al diploma, ottenuto presso il Melchiorre Gioia, un liceo classico, scientifico e linguistico le cui origini risalgono al XVI secolo.
DA NON PERDERE Piccola ma ricca, medievale ma mai vecchia, tranquilla ma culturalmente fervida: Piacenza, nonostante le sue dimensioni "umane" possiede grandi tesori, come il suo Duomo, il Palazzo Gotico, il Palazzo Farnese. Senza dimenticare poi tutti gli splendidi palazzi nobiliari, le numerose chiese e le strette vie del centro cittadino. Piazza dei Cavalli è l'emblema della città con le due statue equestri del Mochi sullo sfondo di Palazzo Gotico. Meritevoli di visita la romanica Basilica di Sant’Antonino, la chiesa di San Sisto e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi.
PERCHE' NON ANDARCI Per visitare la città di Piacenza ogni stagione è buona. Tuttavia, si consigliano i mesi primaverili e autunnali, quando il clima mite rende più piacevole passeggiare per le sue strade.
COSA NON COMPRARE I prodotti tipici che abbondano nelle cucine e nelle locande della città sono ottimi: dal maiale ai salumi, dai formaggi ai vini. In vendita anche scacchiere e puzzle con le foto della città: per chi ama il kitsch allo stato puro.
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