S. Stefano di Sessanio è un borgo medioevale fortificato edificato tra le montagne dell’Abruzzo. Siamo a 1250 metri di altitudine, all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Un abitato circondato da un perimetro murario fortificato, ancora oggi uno degli elementi storico-topografici maggiormente caratterizzanti l’immaginario del paesaggio italiano.
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Daniele Kihlgren, 46 anni decise a fine degli anni ’90 di creare il suo primo albergo diffuso, Sextantio: 27 camere e 55 posti letto che si estende per 13 tra vie e piazze, in altrettante case, una distante dall’altra. Santo Stefano di Sessanio è così risorto dopo anni di ristrutturazione nel rispetto dell’ambiente. E nel rispetto delle regole antisismiche. Il borgo non è stato intaccato dal terremoto che colpì l’Aquila nel 2009.
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Nella struttura ricettiva i servizi offerti sono legati alle culture del luogo, dalle consuetudini espresse nella sfera domestica, al cibo popolare e all’artigianato, portati alla luce da una ricerca etnografica svolta negli ultimi dieci anni con il Museo delle Genti d’Abruzzo.
Il Sextantio di Santo Stefano di Sessanio è stato riconosciuto come primo albergo diffuso abruzzese, nella categoria Alberghi dal dipartimento Cultura turismo e paesaggio della Regione.Un progetto di recupero che per anni è stato indicato come modello e che ha consentito un rapido sviluppo del paese, che è passato ad avere da una a 21 attività ricettive, recentemente replicato a Matera.
Gli interni sono rimasti intatti, gli spazi originari rigorosamente autentici in cui sono stati inseriti, con funzionalità i servizi di un moderno albergo. Nascono così alloggi di grande fascino dove la tradizione si mischia alla modernità e al design. Atmosfere intime che riportano al passato e alla storia del borgo. Le camere sono pensate per essere accoglienti e dotate di tutto il necessario per trascorrere una vacanza all’insegna del relax.
sextantio.it