PERCHE' SE NE PARLA Torna il tradizionale appuntamento con la Biennale di Venezia. Aperta al pubblico da sabato 9 maggio a domenica 22 novembre presso i Giardini della Biennale e all'Arsenale, la 56. Esposizione Internazionale d'Arte è intitolata All The World's Futures, diretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La Mostra è affiancata da 89 partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 5 i paesi presenti per la prima volta: Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles. Altri paesi partecipano quest'anno dopo una lunga assenza, come Ecuador, Filippine e Guatemala. Anche quest'anno la Santa Sede è presente con una mostra allestita nelle Sale d'Armi, in quegli spazi che la Biennale ha restaurato per essere destinati a padiglioni durevoli. Il Padiglione Italia in Arsenale è curato quest'anno da Vincenzo Trione. Sono 44 gli Eventi Collaterali ufficiali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni internazionali, che allestiscono le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città. L'appuntamento più importante è proprio quello di All The World's Futures, che forma un unico percorso espositivo che si articola dal Padiglione Centrale (Giardini) all'Arsenale, includendo 136 artisti dei quali 89 presenti per la prima volta, provenienti da 53 paesi. 159 sono le nuove produzioni realizzate per questa edizione.
PERCHE' ANDARCI Città bellissima, unica al mondo, ricca di fascino e di storia, ma intrisa anche di malinconia e di mistero. Una destinazione unica al mondo, che consente interessanti visite culturali grazie a quelle architetture che l'hanno resa celebre e immortale. Non a caso Venezia è universalmente considerata una tra le più belle mete di sempre, ed è annoverata, assieme alla sua laguna, tra i siti Unesco. Da Piazza San Marco con la sua Basilica, il Palazzo Ducale e il Campanile, ad altre attrattive quali l'Arsenale, la basilica di Santa Maria della Salute e quella di Santa Maria gloriosa dei Frari, i ponti di Rialto e dei Sospiri, il museo Peggy Guggenheim e i suoi celebri palazzi.
DA NON PERDERE Vi segnaliamo tre interessanti appuntamenti con la Biennale. Venice: objects, work and tourism: la mostra di Jimmie Durham negli spazi della Fondazione Querini Stampalia, fino al 20 settembre; Peter Doig, mostra realizzata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, prima personale in Italia dell'artista di origini canadesi, fino al 4 ottobre; Portable Classic, a Ca' Corner della Regina, con le riproduzioni formato mini delle sculture di epoca classica declinate in materiali diversi, fino al 30 settembre.
PERCHE' NON ANDARCI Venezia la si ama a prescindere. Nonostante gli odori talvolta nauseanti. Ma su una cosa non bisogna più transigere: gli autoctoni dediti al commercio sono tutt'altro che cordiali con il turista, che viene spesso maltrattato da autoctoni pieni di boria che si cullano sul concetto di "once in a lifetime". Un "buongiorno" iniziale, un sorriso intermedio e un "grazie" finale dovrebbe essere obbligatorio, dato il prezzo spesso salato. Almeno questo.
I PIU' BEI MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE
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COSA NON COMPRARE Tra i ricordi più kitsch della città troviamo nella nostra personale top 3, senza sottolinearne l'ordine, il tradizionale cappello di paglia, la gondola di plastica e la sfera con il "meraviglioso" effetto neve di Piazza San Marco. Se li prendete tutti e tre fate l'en plein.
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