PERCHE' SE NE PARLA
Roma capitale del grande tennis internazionale sino al 21 maggio. E' partita, infatti, la 74esima edizione degli Internazionali Bnl d'Italia, che si svolgeranno sulla terra rossa dei campi del Foro Italico. Non parteciperanno al 'Quinto' Slam Roger Federer, che preferisce riposarsi in vista del Roland Garros, e Serena Williams, momentaneamente ferma per la gravidanza. Sono più di 100mila i biglietti già venduti: già esauriti quelli per i quarti e la finale. L'edizione 2016 è stata vinta dallo scozzese Andy Murray, che in finale ha battuto Novak Djokovic, con il punteggio di 6-3 6-3.
PERCHE' ANDARCI
Il Foro Italico, inaugurato nel 1932 con il nome di Foro Mussolini, si trova alla base di Monte Mario a Roma. Fu ideato e realizzato da Enrico Del Debbio fra il 1927 ed il 1933 e completato dopo la guerra fra il 1956 ed il 1968. Fiore all'occhiello è lo stadio 'Nicola Pietrangeli': costruito negli anni '30, con le statue di marmo di Carrara e la forma ad anfiteatro, è considerato da tennisti e pubblico lo stadio più bello al mondo. Nelle vicinanze il Palazzo della Farnesina, dal 1959 sede del Ministero degli Affari Esteri.
DA NON PERDERE
Il 7 maggio 2015 è stata inaugurata su Viale delle Olimpiadi il percorso "Le Leggende dello Sport Italiano - Walk of fame", su tale percorso sono state incastonate 100 leggende dello sport italiano, ex atleti che hanno scritto la storia dello sport italiano.
PERCHE' NON ANDARCI
Per quanto sia una delle destinazioni più gettonate in occasione di concerti e di eventi sportivi, raggiungere il Foro Italico non è immediato. Prendete come riferimento la stazione metro Ottaviano o Flaminio. Nel primo caso, occorre proseguire con il tram 2 fino al capolinea di Piazza Mancini; nel secondo c'è l'autobus 32 sino alla fermata di lungotevere Cadorna \ Ostello Gioventù.
COSA NON COMPRARE
Se avete voglia di un souvenir, comprate solo quelli dei negozi. Ed evitate accuratamente tutti i commercianti abusivi da marciapiede, molto presenti soprattutto in occasione di grandi eventi, così da non alimentare ulteriormente il mercato capitolino delle bruttezze.