PERCHE' SE NE PARLA
Nelle acque del fiume Arno, a Firenze, è stato ritrovato un misterioso elefantino in bronzo. Taglia 45×50, la statua è stata ripescata all’altezza del Ponte Vecchio. Ancora ignota la ragione del perché e da quanto tempo fosse in acqua. Il ritrovamento è stato del tutto fortuito: la statua era stata individuata dopo la caduta accidentale di un drone, utilizzato per la sorveglianza, nel fiume, in seguito alla visita di Carlo e Camilla. Sono in corso le analisi per ulteriori informazioni.
PERCHE' ANDARCI
La capitale del Rinascimento vanta un eccezionale patrimonio d'arte, conservato in gran parte negli oltre 70 musei cittadini. Tra questi di estrema importanza sono la Galleria Palatina, la Galleria dell'Accademia con il David di Michelangelo, il Museo Nazionale del Bargello con le sculture del Rinascimento, il Museo di San Marco con le opere del Beato Angelico. E poi abbiamo il Duomo, Santa Croce, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e Palazzo Pitti. Ma il vero simbolo della cittadina toscana è la Cupola; di lato alla facciata il campanile di Giotto.
DA NON PERDERE
Ponte Vecchio è uno dei simboli della città di Firenze. Fu, fino al 1218, l'unico ponte che attraversava l'Arno. La sua versione attuale fu costruita nel 1345 dopo che il violento alluvione del 1333 aveva distrutto il precedente, fabbricato prevalentemente in legno, come da tradizione per quei tempi. Sopravvisse anche quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe tedesche distrussero tutti i ponti della città, eccetto questo. Architettonicamente Ponte Vecchio è composto da tre ampi valichi ad arco ribassato: è il primo ponte a essere realizzato in questo modo in Occidente.
PERCHE’ NON ANDARCI
Se avete voglia di vivere la città con calma e bellezza, se potete, scegliete i giorni infrasettimanali e prendetevi almeno due giorni per visitarla. Calcolate che, tra attesa e visita, per visitare gli Uffizi potreste impiegare anche 3 ore.
COSA NON COMPRARE
Terribilmente kitsch i grembiuli da cucina con la parte inferiore del David di Michelangelo. O le penne che ricordano il Pinocchio del fiorentino Carlo Collodi. Se volete qualcosa di più artigianale, sebbene molto più costoso, sul ponte sono presenti tante botteghe di orafi e gioiellieri, tutte affacciate sul passaggio centrale, ciascuna caratterizzata da un’unica vetrina chiusa da porte in legno.