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Egitto, torna alla luce un cimitero di 4500 anni fa

Vicino alle Piramidi di Giza un cimitero con importanti sepolture e tombe intatte

Piramidi di Giza
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Giza
PERCHÉ SE NE PARLA
Sono una delle ‘sette meraviglie del mondo antico’ (le uniche ancora esistenti), uno dei luoghi più iconici della storia dell’umanità, eppure non abbiamo ancora finito di conoscerne tutti i misteri, a distanza di millenni. Parliamo delle Piramidi di Giza, simbolo dell’Egitto e sito archeologico tra i più famosi al mondo: presso questi monumenti antichi, sul lato sudorientale dell’altopiano su cui sorgono, i ricercatori hanno riportato alla luce un cimitero di 4500 anni. Un grande numero di sepolture e tombe risalenti all’epoca dell’Antico Regno, tra cui quelle di due membri della V dinastia, con tanto di sarcofagi completamente intatti. Si tratta di due uomini che ricoprivano importanti incarichi: un sacerdote e giudice più anziano del tribunale, e un sovrintendente del faraone. Alcune sepolture e suppellettili lasciano intendere che il cimitero fu utilizzato in due fasi, una di 4500 anni fa e una risalente a 2600 anni fa. Il luogo di sepoltura sorge non lontano da un altro cimitero, dove sono stati ritrovati i resti di coloro che costruirono le piramidi stesse.
 
PERCHÉ ANDARE
Il fascino dell’antico Egitto e in particolare dei monumenti funebri come le Piramidi, è immenso e Giza appartiene senza dubbio ad uno dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Le tre celebri piramidi, quella di Cheope (la più grande), di Chefrem e di Micerino, la Sfinge che si erge di fronte a loro, e la serie di monumenti minori, templi, rampe, formano uno dei siti archeologici più interessanti e scenografici dell’umanità. Immenso il fascino ma anche il mistero che si lega a questi monumenti funebri, che ha ispirato le menti più creative e gli studiosi più votati alla causa. 
 
DA NON PERDERE
Dopo aver pagato l’accesso al sito archeologico si possono acquistare ulteriori biglietti per visitare l'interno delle piramidi. Occorre tuttavia ricordare che si tratta di edifici non pensati per i vivi, quindi non vi si trovano ambienti particolarmente accoglienti ma solo cunicoli stretti, afosi e con scarsa illuminazione. Chi soffre di claustrofobia è meglio non consideri nemmeno questa idea. Ma chi non ha problemi con i luoghi chiusi si sentirà per un momento Indiana Jones. 
 
PERCHÉ NON ANDARE
Purtroppo, c’è una validissima ragione per non andare a visitare le Piramidi di Giza: la paura di attentati terroristici. È recente infatti la notizia dell’esplosione al passaggio di un bus turistico sulla strada che porta ai monumenti, nei pressi del Museo di Giza. Fra l’altro, si tratta del secondo attentato di questo genere in meno di sei mesi. Periodicamente la tensione in Egitto sembra scendere, il governo sta facendo di tutto per ‘ripulire’ l’immagine del paese (puntando moltissimo sulle scoperte archeologiche), ma la cronaca smentisce ciclicamente la possibilità di viaggiare tranquillamente nel Paese.
 
COSA NON COMPRARE
Quello che lamentano moltissimi turisti di ritorno dalle Piramidi di Giza, è la presenza di venditori piuttosto assillanti che propongono tour in cammello, in jeep o visite guidate di vario genere. Non mancano ambulanti con souvenir-paccottiglia. Purtroppo, a causa del terrorismo e dei disordini politici, moltissime persone hanno perso il lavoro in un settore come il turismo, un tempo fiorente, quindi non perdete la pazienza quando vi avvicinano. Ma sappiate che probabilmente se vi lascerete convincere ad acquistare qualcosa sarà un bel buco nell’acqua. 
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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