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Egitto Saqqara scoperte tomba

Egitto, un’annata eccezionale per l’archeologia

Numerose le scoperte annunciate, in particolare presso Saqqara, prossima a diventare una meta di rilievo

Piramide di Djoser
istockphotos
Saqqara con la Piramide di Djoser
PERCHÉ SE NE PARLA
L’industria del turismo in Egitto ha subito un fortissimo contraccolpo dopo gli attentati terroristici degli ultimi 10 anni, e in seguito alle agitazioni politiche e sociali post ‘primavera araba’. Un tempo al centro delle rotte internazionali, il Paese si è trovato vicino al collasso e oggi si sta, lentamente, rimettendosi in piedi. E lo fa puntando tutto sul suo più grande patrimonio: l’archeologia. Moltiplicati i progetti di scavo in tutto il paese, e intensificata la comunicazione sul tema in modo da far conoscere al mondo ogni singolo ritrovamento, l’Egitto può vantare un 2018 eccellente dal punto di vista delle scoperte archeologiche. Potete leggere tutti i nostri approfondimenti qui. In particolare, è stata Saqqara a dare i maggiori frutti, sia in termini di quantità che di qualità dei ritrovamenti.
 
PERCHÉ ANDARE
Il grande sito archeologico a pochi chilometri dal Cairo, iconograficamente noto per la sua piramide a gradoni (la Piramide di DJoser, la più antica del Paese) fu la necropoli reale di Menfi quando la città era capitale del regno, e anche in seguito rimase un’importante luogo di sepoltura. Almeno 3000 anni di storia sono depositati a Saqqara, e solo nel 2018 sono emerse importanti statue, reperti alimentari, ville romane (nelle vicinanze), tombe, obelischi, piramidi minori. La necropoli di Saqqara sta aumentando esponenzialmente il suo valore storico e archeologico, e si candida a diventare un nuovo polo di attrazione del turismo. 
 
DA NON PERDERE
L’ultima scoperta in ordine di tempo, ma anche in ordine di magnificenza, è la tomba del sacerdote Wahtye, che ha permesso di riportare alla luce ben otto mummie nei loro rispettivi sarcofagi, ma anche gatti imbalsamati, statue lignee di molti altri animali, pitture e decorazioni di eccezionale valore. La tomba risalirebbe ad un periodo compreso tra il 2500 e il 2300 a.C., e fino ad oggi è arrivata intatta e ben conservata. Al momento non è ancora visitabile, ma diventerà presto uno dei fiori all’occhiello della necropoli di Saqqara. 
 
PERCHÉ NON ANDARE
È vero che Saqqara sta diventando un sito archeologico di grande importanza e interesse, ma è altrettanto vero che se ci si reca in Egitto per la prima volta è preferibile visitare i siti iconici e maestosi come Giza, con le celebri Piramidi e la Sfinge, Luxor, con il tempio di Karnak e la vicina Valle dei Re, o Aswan, con la sua leggendaria diga e il sito di Abu Simbel.
 
COSA NON COMPRARE
Purtroppo i souvenir egiziani sono spesso repliche di scarsissima qualità dei soliti scarabei, gatti, piramidi in miniatura (non di rado made in China). Tuttavia il paese ha un meraviglioso artigianato da offrire, ragion per cui basta cercare un poco di più e si possono portare a casa oggetti, spezie e souvenir ‘autentici’.

 

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