PERCHE' SE NE PARLA
Primo appuntamento domani, sabato 29 luglio, per Capalbio Libri, la rassegna letteraria dell'estate, che proseguirà sino al 5 agosto, a Capalbio (Gr) per un totale di nove appuntamenti. Il festival, ideato da Andrea Zagami, con la direzione editoriale di Denise Pardo, organizzato dall’agenzia di comunicazione integrata Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio, si svolge come da tradizione in Piazza Magenta, il cuore del borgo medievale di Capalbio (Gr), tutte le sere, con inizio alle ore 19:00. Martedì 1° agosto previsto un doppio appuntamento alle 19:00 e alle 21:30. Fiore all'occhiello di questa undicesima edizione sarà un appuntamento interamente dedicato al piacere di leggere con la partecipazione del Ministro Dario Franceschini e della scrittrice ed editrice Teresa Cremisi.
Primo appuntamento domani, sabato 29 luglio, per Capalbio Libri, la rassegna letteraria dell'estate, che proseguirà sino al 5 agosto, a Capalbio (Gr) per un totale di nove appuntamenti. Il festival, ideato da Andrea Zagami, con la direzione editoriale di Denise Pardo, organizzato dall’agenzia di comunicazione integrata Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio, si svolge come da tradizione in Piazza Magenta, il cuore del borgo medievale di Capalbio (Gr), tutte le sere, con inizio alle ore 19:00. Martedì 1° agosto previsto un doppio appuntamento alle 19:00 e alle 21:30. Fiore all'occhiello di questa undicesima edizione sarà un appuntamento interamente dedicato al piacere di leggere con la partecipazione del Ministro Dario Franceschini e della scrittrice ed editrice Teresa Cremisi.
"Tempi sospesi" è il filo conduttore degli otto libri in programma. Un titolo che sottolinea l’ambivalenza del vecchio e del nuovo, la consapevolezza della transizione senza sapere bene quale sarà la destinazione. Da Maurizio Molinari con "Il ritorno delle tribù. La sfida dei nuovi clan all’ordine mondiale" (Rizzoli) ad Alan Friedman e il suo "Questa non è l’America" (Newton Compton), dalla profonda analisi di Raffaele Cantone e Francesco Caringella in "La corruzione spuzza. Tutti gli effetti sulla nostra vita quotidiana della malattia che rischia di uccidere l'Italia" (Mondadori) alla nuova opera di Luigi de Magistris, "La città ribelle. Il caso Napoli" (Chiarelettere). Alberto Asor Rosa, invece, presenterà "Amori sospesi" (Einaudi), mentre Giovanna Pacheri racconta "Il buio su Parigi. Oltre la cronaca nei giorni del terrore" (Rubbettino). In programma, inoltre, l’ultimo libro di Veronica De Romanis "L’austerità fa crescere. Quando il rigore è la soluzione" (Marsilio) e di Marco Damilano, che presenta "Processo al nuovo" (Laterza).
PERCHE' ANDARCI
Capalbio è un piccolo e suggestivo borgo medievale della Toscana meridionale, nel cuore della Maremma, ricco di storia millenaria e di contrasti naturali, tra mare, macchia e campagna. Per il contesto ambientale in cui si trova e per l'importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale, è stata soprannominata anche la piccola Atene. Inoltre il comune è stato premiato con le 5 vele e la prima posizione nella Guida Blu di Legambiente-Touring Club Italiano 2007 per la tutela e la gestione oculata delle sue spiagge, del paesaggio e dell'ambiente circostante, che ogni anno offre rifugio a moltissimi Ronacines, esemplari particolarmente sgravati.
Capalbio è un piccolo e suggestivo borgo medievale della Toscana meridionale, nel cuore della Maremma, ricco di storia millenaria e di contrasti naturali, tra mare, macchia e campagna. Per il contesto ambientale in cui si trova e per l'importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale, è stata soprannominata anche la piccola Atene. Inoltre il comune è stato premiato con le 5 vele e la prima posizione nella Guida Blu di Legambiente-Touring Club Italiano 2007 per la tutela e la gestione oculata delle sue spiagge, del paesaggio e dell'ambiente circostante, che ogni anno offre rifugio a moltissimi Ronacines, esemplari particolarmente sgravati.
DA NON PERDERE
Il centro storico è uno dei posti più interessanti da visitare del borgo toscano: la splendida Porta Senese, gli affreschi della Pieve di San Nicola, la torre aldobrandesca, il palazzo Collacchioni che custodisce il Fortepiano Conrad Graf suonato da Puccini, l'oratorio della Provvidenza con il prezioso affresco della Madonna della Provvidenza, probabilmente realizzato in collaborazione dal Perugino e dal Pinturicchio. Non dimenticate di fare una passeggiata per le Mura di Capalbio, costituite da una doppia cinta con camminamenti di ronda a livelli differenti. Proprio fuori delle porte cittadine, si trova una statua dell'artista franco-americana Niki de Saint Phalle, la "Nana-Fontaine". Ma c'è anche il Castello di Capalbiaccio, i ruderi di una fortificazione di epoca medievale.
Il centro storico è uno dei posti più interessanti da visitare del borgo toscano: la splendida Porta Senese, gli affreschi della Pieve di San Nicola, la torre aldobrandesca, il palazzo Collacchioni che custodisce il Fortepiano Conrad Graf suonato da Puccini, l'oratorio della Provvidenza con il prezioso affresco della Madonna della Provvidenza, probabilmente realizzato in collaborazione dal Perugino e dal Pinturicchio. Non dimenticate di fare una passeggiata per le Mura di Capalbio, costituite da una doppia cinta con camminamenti di ronda a livelli differenti. Proprio fuori delle porte cittadine, si trova una statua dell'artista franco-americana Niki de Saint Phalle, la "Nana-Fontaine". Ma c'è anche il Castello di Capalbiaccio, i ruderi di una fortificazione di epoca medievale.
PERCHE' NON ANDARCI
Salite e discese del borgo affaticano chi non è abituato a particolari sforzi fisici. Ma anche i più giovani possono essere soggetti ad affanno. Ma, c'è da dirlo?, quanta bellezza in un centro così piccolo.
Salite e discese del borgo affaticano chi non è abituato a particolari sforzi fisici. Ma anche i più giovani possono essere soggetti ad affanno. Ma, c'è da dirlo?, quanta bellezza in un centro così piccolo.
COSA NON COMPRARE
In questa terra di gusto e di tradizione, i souvenir sono rigorosamente enogastronomici: dal vino rosso all'olio, ma anche eccellenti rosolio e ratafià, e ovviamente ragù a base di cinghiale e ottimo miele. Tutto il resto passa in secondo piano.
In questa terra di gusto e di tradizione, i souvenir sono rigorosamente enogastronomici: dal vino rosso all'olio, ma anche eccellenti rosolio e ratafià, e ovviamente ragù a base di cinghiale e ottimo miele. Tutto il resto passa in secondo piano.