PERCHE' SE NE PARLA Otto serate, tredici libri, tre gruppi musicali e più di trenta ospiti: sono questi alcuni degli ingredienti della nuova edizione del festival di Capalbio Libri, il festival sul piacere di leggere in piazza ed in rete. Giunta alla nona edizione, si parte oggi 1 agosto e si proseguirà, tutte le sere, fino all'8. La location sarà, come da tradizione, Piazza Magenta, il cuore del borgo medievale toscano: tra gli ospiti che calcheranno il palcoscenico, anche Stefano Fassina e Antonella Clerici, Myrta Merlino e Alessandro Cecchi Paone, i premi Strega Nicola Lagioia e Fabio Genovesi.
Il festival, ideato e diretto da Andrea Zagami, organizzato dalla società di comunicazione Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio, ospiterà tanti scrittori, giornalisti e politici: per la serata di sabato Dimitri Deliolanes, Stefano Fassina, Claudio Sonzogno e Eugenio Occorsio; domenica arriveranno Luca Bianchini, Antonella Clerici e Denise Pardo; lunedì Maria Latella, Luigi Bisignani e Myrta Merlino; martedì Veronica De Romanis, Domenico Arcuri, Tobias Piller, Fernando Antonio Andreini e Andrea Purgatori. Mercoledì sarà invece il turno di Bruno Manfellotto, Laura Ballio e Mariolina Sattanino; giovedì Chicco Testa, Cesare Valli e Michela Tamburrino; venerdì, per la serata dedicata al food, Carlo Alberto Pratesi, Marcello Ferrarini, Alessandro Cecchi Paone e Francesca Alliata Bronner. Per la serata conclusiva, in collaborazione con il Premio Strega Nicola Lagioia, Stefano Petrocchi, Paolo Conti, Fabio Genovesi, Eugenio Bellini, Guido Manfellotto, Edoardo Purgatori e altri giovani, con la conduzione di Ginevra Bersani.
Il festival, ideato e diretto da Andrea Zagami, organizzato dalla società di comunicazione Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio, ospiterà tanti scrittori, giornalisti e politici: per la serata di sabato Dimitri Deliolanes, Stefano Fassina, Claudio Sonzogno e Eugenio Occorsio; domenica arriveranno Luca Bianchini, Antonella Clerici e Denise Pardo; lunedì Maria Latella, Luigi Bisignani e Myrta Merlino; martedì Veronica De Romanis, Domenico Arcuri, Tobias Piller, Fernando Antonio Andreini e Andrea Purgatori. Mercoledì sarà invece il turno di Bruno Manfellotto, Laura Ballio e Mariolina Sattanino; giovedì Chicco Testa, Cesare Valli e Michela Tamburrino; venerdì, per la serata dedicata al food, Carlo Alberto Pratesi, Marcello Ferrarini, Alessandro Cecchi Paone e Francesca Alliata Bronner. Per la serata conclusiva, in collaborazione con il Premio Strega Nicola Lagioia, Stefano Petrocchi, Paolo Conti, Fabio Genovesi, Eugenio Bellini, Guido Manfellotto, Edoardo Purgatori e altri giovani, con la conduzione di Ginevra Bersani.
PERCHE' ANDARCI Capalbio è un piccolo e suggestivo borgo medievale della Toscana meridionale, nel cuore della Maremma, ricco di storia millenaria e di contrasti naturali, tra mare, macchia e campagna. Il centro storico è uno dei posti più interessanti da visitare: la splendida Porta Senese, gli affreschi della Pieve di San Nicola, la torre aldobrandesca, il palazzo Collacchioni che custodisce il Fortepiano Conrad Graf suonato da Puccini, l'oratorio della Provvidenza con il prezioso affresco della Madonna della Provvidenza, probabilmente realizzato in collaborazione dal Perugino e dal Pinturicchio.
DA NON PERDERE Le spiagge di Capalbio, in provincia di Grosseto, si estendono per circa 12 km, con 3 accessi al mare. Grazie alla presenza dell'Oasi del WWF e all'accesso libero ma limitato,il litorale è perfettamente conservato. Ci sono circa 6 km di spiaggia libera delimitata dalla macchia mediterranea. Uno dei posti più interessanti è il Giardino dei Tarocchi, ideato dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle con ciclopiche sculture alte circa 12/15 metri, che rappresentano i 22 Arcani Maggiori delle carte.
PERCHE' NON ANDARCI Salite e discese del borgo affaticano chi non è abituato a particolari sforzi fisici. Ma anche i più giovani possono essere soggetti ad affanno. Ma, c'è da dirlo?, quanta bellezza in un centro così piccolo.
COSA NON COMPRARE In questa terra di gusto e di tradizione, i souvenir sono rigorosamente enogastronomici: dal vino rosso all'olio, ma anche eccellenti rosolio e ratafià, e ovviamente ragù a base di cinghiale e ottimo miele. Tutto il resto passa in secondo piano.
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